Come Lui non cè nessuno, La mia prima ff postata nel sito

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_Celiane_
CAT_IMG Posted on 26/7/2006, 21:09




8. Capitolo "Mancanza"

Sirius si trova a sorseggiare un thè sotto il portico del giardino, mentre gli altri element passeggiano spensierati.



E' solo al tavolo, quando una persona occupa la sedia vuota al fianco a quella di lui

Sirius le sorride ma poi torna a sorseggiare il suo thè

Reika: Sirius, non sei preoccupato per Silvia?

Sirius: Di cosa dovrei preoccuparmi?

Reika: Bè...forse quell'Alan invita spesso Silvia a passeggiate, pic nic.......rimane fuori per molte ore e credo...

Sirius: Non preoccuparti, Reika. Mia sorella è in buone mani. Alan De noram è un appartenente alla casata dei regnanti più

potenti dopo la nostra.....

Reika: Non intendevo questo. Sirius, non vorrei che Silvia possa pentirsi di qualcosa

Sirius solleva lo sguardo osservando le rose che lui stesso aveva curato poco prima, rimane a riflettere senza pronunciare

una parola

Reika: Sirius, se lui volesse sposarla.....che faresti?

A quella frase Sirius si volta ad osservarla, sperava che lei lo chiedesse

Sirius: Sarei molto, molto orgoglioso di ciò. In fondo Silvia è una principessa ed è ciò che dovrebbe fare invece....di

stare dietro ad un animale di fogna

Disse nervoso, mentre avvicinava il bordo della tazza alle labbra

Reika capisce che Sirius tiene molto alla eventuale decisione che Silvia prenderà quando Alan si dichiarerà.

Tuttavia conosce Silvia quanto basta per capire che lei in realtà cerca di essere all'altezza del più nobile fratello, ma in

realtà lei non somiglia a Sirius

Lei segue più i suoi sentimenti e cerca di vivere felice nonostante le disgrazie avvenute nelle sue due vite, come Celiane e

come Silvia De Alisia.

Rendere fiero Sirius è più importante per il momento che fare di testa propria perchè Sirius sarebbe capace di

disconoscerla, questo Silvia le aveva detto le poche volte che si erano rivolte la parola. Per lei era t utta la sua

famiglia, Sirius, e perderlo significava soffrire di nuovo. Ancora.

Reika non aggiuge nulla, Sirius è troppo impegnato a organizzare le giornate alla sorella per fare discussioni e poi capisce

che in fondo ancora non è nella posizione criticarlo.

Lei e Sirius erano amici ma ancora non erano andati più di così

Sirius in quel momento pensa a quando Alan possa decidersi perchè Silvia possa riacquistare lo status di reale ed essere una

vera principessa a pieno titolo

Per sè stesso non aveva deciso, preferiva sistemare la sorella che, a detta di lui, potrebbe prendere decisioni poco consone

al suo rango

Reika, stufa di non essere ascoltata, si alza ma Sirius le stringe un polso per fermarla

Reika rimane ferma senza guardarlo credendo che volesse rimproverarla

Sirius: Perchè vai via, sono sempre qui per ascoltarti

Reika finalmente si siede nuovamente e girandosi verso di lui, gli accarezza una guancia

Reika: Però per il momento sei preoccupato del futuro di Silvia

Sirius: Per te il tempo ci sarà sempre




Apollo è sempre in giro a bighellonare e cacciare come ogni giorno

Annusa l'aria cercando di c ogliere l'odore di qualche coniglio o altra succulenta preda

D'improvviso però si rende conto che un odore conosciuto pervade l'aria trasportato dal vento che giunge dalla base

In cuor suo vorrebbe correre verso quella direzione ma sà che ancora lei non gli ha parlato e preferisce non tornare

indietro

Quel giorno, mentre era nell'armadio, il suo cuore si spezzò non appena sentì il discorso di Sophia

Ad uccidere Baron erano stati gli angeli oscuri, e adesso scopre che Silvia è una di loro

Ancora adesso ripensa a quelle parole, deluso che silvia abbia preferito tacere proprio a lui

Il loro rapporto non era più di amicizia e lui lo aveva capito ma adesso non sà più cosa pensare, teme di essersi innamorato

del nemico

Poi però si rende conto che anche Apollonius si innamorò del nemico, Celiane, e che forse tutto si stava ripetendo

Ma l'angelo adesso è Silvia-Celiane e l'umano lui-Apollonius

I ruoli si erano invertiti ma la storia si ripete dall'inizio

Ma nonostante questi pensieri, Apollo si sente tradito da lei che poteva benissimo confidarsi

Apollo: Non avevi fiducia, forse?
urla arrabbiato ad una ipotetica Silvia di fronte a lui

si comporta come se lei fosse lì

Apollo: Perchè non mi hai detto nulla, tu....con o senza ali....sei sempre la mia principessa fessa...

Gli occhi lasciano cadere piccole lacrime di sconforto, Apollo si cade seduto a terra per poi piangere sia per Baron che

per il dolore che prova

Sconsolato si reca al laghetto per scacciare questi pensieri, che lo tormentano


Alan chiede all'autista di partire mentre quest'ultimo sistema ancora i bagagli in auto

Alan: Perchè questi inservienti sono così lenti ad eseguire un ordine? Che nervosismo
alquanto scocciato rivolto a Silvia che è seduta la suo fianco e che non segiuva il discorso

Silvia: Ah, vero. Sono impossibili
cercando di non avere problemi

Alan: Mia dolce Silvia, sorridete perchè finalmente possiamo partire. Vi porterò a vedere le bellezze di questi luoghi.

SEMPRE CHE FINALMENTE PARTIAMO!!!!
Urlando a squarciagola per farsi sentire dall'autista che ancora faticava con le borse rischiando di bucare un timpano di

Silvia

Finalmente partono e dalla decappottabile di 3 metri di lunghezza Silvia assiste ad un panorama mozzafiato che diventa

sempre più magnifico man mano che proseguono per il regno dei De Noram

Alan: Il mio regno si trova a parecchi kilometri da qui ma ne vale la pena. Vorrei che voi lo visitaste....perchè sarei

felice che voi possiate viverci un giorno.........

A quelle parole Silvia si pietrifica mentre Alan le dice che sarebbe un sogno per lui averla al suo fianco

Silvia abbozza un sorriso per non far brutta figura mentre cerca di tranquillizzarsi godendosi il panorama


Apollo, alla base, si crogiola al sole spaparanzato su un ramo di un bell' albero ombroso,difronte la finestra di Silvia

Non voleva mettersi lì ma qualcosa lo convinse a fa rlo

Si sentiva quasi impotente sapendo che lei si godeva la gita dello snob mentre lui si dannava osservando quella finestra

chiusa e pensando a quella stanza vuota che per lui è buia senza la luce di chi vi abita, Silvia

Il sole lentamente scivola oltre l'orizzonte mentre gli uccelli litigano con Apollo per i rami

Scocciato per loro e per tutto balza di siepe in siepe cercando animaletti

Una figura gli si avvicina

Fudo: Così per ora sei solo

Apollo: E con questo? cosa vuoi, vecchiaccio

Fudo: Forse dovevi importi di più. Il leone della farosta rimarrà il re solo se saprà imporsi sugli altri

Apollo inarca un sopracciglio senza capire nulla di quello che dice

Fudo: COn te è inutile parlare, però mi chiedo quanto saprai resistere senza di lei
sorridendo beffardo verso di lui

Apollo: Le sembro morto?

Fudo: Non ancora. Quella ragazza farà sentire la sua mancanza. Soprattutto .....da cuore

Sparì non Appena Apollo si girò facendolo incavolare di brutto

Quando si accorse di essere solo, il suo sguardo corse verso la finestra sperando che si accendesse la luce ma non accadde e

lui, con il capo chino, si dirige verso le colline per riflettere


9. Capitolo "Il ritorno e la ...battaglia"

Raggi solari si ergono dall' orizzonte, tingendo di piccoli sprazzi dorati il cielo ancora

scuro.

Anche se impercettibilmente, il sole lentamente fà capolino nel cielo che si stà schiarendo,

portando il giorno sulla Deava e su Apollo.

E' rimasto tutta la notte sul ramo aspettando la luce accesa nella stanza, ma nulla.

Alla fine la stanchezza gli impose di pensare a lei in sogno, nel sogno di quel momento.

Lei, in un bellissimo abito bianco si appresta ad entrare in una chiesa enorme.

Al suo finaco vi è Sirius che la conduce all'altare, ma ecco che Apollo si vede fra la folla.

Urla a scuarciagola cercando di attirare la sua attenzione ma lei è felice, serena e con il

fratello continua ad avanzare.

Apollo si volta e vede.....Alan in una divisa militare che attende Silvia, al suo fianco

guardie armate proteggono il principe

Apollo scalpita, spinge, si butta in avanti cercando di afferrare Silvia e portarla via di lì

La sua mano le si avvicina, la sfiora, la tocca, lei si volta e gli sorride chiamadolo e

dicendogli perdono

Continua a chiedere perdono e Apollo le urla di seguirlo, di fuggire insieme mentre le guardie

li circondano e cercano di portare via Silvia.

Ma prima che lei gli tendesse la mano, Apollo si sveglia di colpo, svegliato dalla sua voce.

Silvia:Apollo!!!

Apollo apre gli ochhi di colpo, spaventato dal sogno che sembrava troppo reale e sente la voce

di lei rimbombargli nella testa

Silvia: Apolloooooo!!!

Silvia lo chiamava dalla sua finestra sporgendosi dal davanzale

Apollo si accorge che Silvia è tornata e balbettando la saluta

Apollo: Si...Si...Silvia....

Silvia: Si il mio nome è questo. Che brutta faccia, sembra che tu abbia visto un fantasma.

Silvia sembrava un pò seccata e permalosa e Apollo si chiede se lo è per la sua presenza sul

ramo,difronte la sua finestra, o per qualche altro motivo.

Portava i capelli sciolti e un accappatoio rosa le copriva il corpo e Apollo pensò subito che

forse è appena uscita dalla doccia

Le guance di lui si infiammano di colpo e Silvia, accortasi della cosa, gli chiede se stà

male.

Apollo: Ma noooooo, ecco....è il caldo.....con questo soleeeeeee.........

tirandosi la maglietta per cercare di convincerla mentre si sentiva "strano"

E' accaldato, ansima, scosse elettriche gli attraversano la schiena mentre perde la testa per

la ragazza che si stà sporgendo verso di lui con i capelli che le sfiorano la pelle e le

spalle rese nude dall'accappatoio che scivola

Resta immobile senza far nulla e Silvia prende male la cosa, si aspettava un'accoglienza

migliore visto che è appena tornata.

Silvia non capisce il comportamento di Apollo, sperava, voleva vederlo felice per il suo

ritorno e sentirgli dire qualcosa di carino

Ma nulla, inizia a pensare che forse Alan ha ragione quando dice che Apollo era e resterà

sempre un animale e che le buone maniere, la cavalleria, la gentilezza non sà cosa sono

Tuttavia lei ha conosciuto parti di Apollo che negano tutto questo ma adesso si chiede perchè

lui non mostra i suoi sentimenti essendo soli

Spazientita rientra e chiude le imposte mentre Apollo resta come un allocco a guardare la

finesta chiusa

Apollo: Ma cosa....mah!!! Non la capirò mai...........FESSA DI UNA PRINCIPESSA!!!

Scende dall'albero un pò irritato ma scivola a testa in giù quando Silvia si affaccia dalla

finestra urlando

Silvia: Chi è fessa? Guarda che scendo e te le suono
agitando un pugno

Apollo si siede a terra ed esclama

Apollo: Che udito da pipistrello

Silvia: Coooosaaaaa??!!!????

I due iniziano a litigare violentemente

Lei urla e offende dalla finestra Apollo che si trova in giardino sotto la finestra

Tutti gli element si radunano attorno a loro senza che se ne accorgano e in silenzio ascoltano

i loro discorsi

Silvia: Sei un insensibile, animale ottuso, bestia puzzolente.....

Apollo: Fessa, brutta, senza eleganza, senza classe da snobb....

Silvia entra e gli tira un vaso che si frantuma vicino a lui, APollo raccoglie pigne trovate

per terra e gliele tira

I due continuano così per molto, tirando e ricevendo oggetti dall'altro

Intanto si era formato un semicerchio di persone che assistevano divertiti ma in silenzio la

scena

I due si accorgono del pubblico quando Alan parla ad alta voce verso tutti i presenti

Alan: CHE BELLA COPPIA!!! sI AMANO COSì TANTO CHE ESPRIMONO IL LORO AMORE ATTRAVERSO LA

DISTRUZIONE FISICA A SUON DI OGGETTI. i ROMEO E GIULIETTA DELL'AMORE CON IL BERNOCCOLO.

AAHAHAHAHAHAHHAHAAH

ridendo con la mano davanti la bocca

Apollo e Silvia restano a fissare la ressa davanti a loro che comprendeva anche Sophia e Fudo

Silvia teneva il telefono in mano pronto per essere lanciato ma ora lo tira dietro la di lei

sorridendo

Apollo lancia di lato le pigne sorridendo come un bambino cattivo

Silvia: Aehm..... scusate ma stavamo solo.......divertendoci......è divertente tirarsi le

cose....dovreste provare
sorridendo falsamente per cercare di risolvere la situazione

Apollo saluta tutti e si dilegua velocemente osservato da tutti, poi gli sguardi dei presenti

si spostano su Silvia che impreca contro Apollo poi si volta e......

Silvia : Non è possibile!!!Quella bestiaccia


10. Capitolo "Dichiarazione e lacrime"

Silvia imbufalita come non mai, si aggira per la Deava con un alone di morte intorno a lei.

Tutti la evitano sentendo a pelle la negatività emanata dalla ragazza che vorrebbe sfogare un

certo "animale".

Si imbatte però in Cloe che la cercava da tutta la mattina e adesso la trascina in un angolo

per parlarle

Cloe: Non ti sembra di aver esagerato questa mattina?

Silvia inarca un sopracciglio alquanto scocciata della frase, vorrebbe chiederle perchè si

intromette

Silvia: Cloe....perchè mi parli di questo

Cloe: Perchè mi è sembrato indecente il tuo comportamento. Dar corda ad Apollo in quel

modo....anche se ho capito perchè....
sorridendo facendole l'occhiolino

Lì per lì Silvia non capisce a cosa lei si riferisce, e si chiede dove vuole andare a parare.

La ragazza timidamente inizia a farle delle domande che a Silvia sembrano troppo personali

Cloe: Allora...dimmelo...Quando vi sposate tu ed Alan?
emozionata e rossa in viso

Silvia la fissa con due occhi stretti a fessura e inviperita si mette ad urlare contro Cloe

Silvia: MA TISEMBRA QUESTO IL MOMENTOOOOO!!!!????!!!! HO UNA BESTIA DA AMMAZZARE, LATRO CHE

MATRIMONIO E COSE DEL GENEREEEE!!!!

Se ne và quasi fumando dalle orecchie e sbuffando come una locomotiva mentre un cespuglio si

muove vicino Cloe

La ragazza per lo spavento cade a terra e si chiede cosa ci sia

D'un tratto sbuca Apollo che segue Silvia con lo sguardo ed esclama

Apollo: L'ho... scampata....potevo morire.....

Cloe si rialza e si posiziona d'innanzi a lui guardandolo seriosa

Apollo: Bè? che vuoi

Cloe: Ammettilo....lei ti piace!!!
sogghignando

Apollo avvampò di colpo fino alla punta dei capelli (che prima erano già rossi ma ora erano

porpora)

Apollo: I..Io??...????MA CHE DICI!! PER QUELLA...FEEEESSSAAAAA!!!!???!?!?!

Cloe continuò a sghignazzare sempre più forte finchè non smise e fissò Apollo che...avvampò di

nuovo

Cloe: Vuoi che Silvia rimanga tua? E che Alan non possa....portarsela via?

Apollo rimase sorpreso a quelle parole e si chiese se possa lei aiutarlo

Apollo: Ma sei una strega?

Cloe si infuria

Cloe: NOO

Apollo: Una fattucchiera?

Cloe: NOOO

Apollo: La matrigna di Biancaneve?

Cloe: Noooo

Cloe si stà spazientendo e si sente il sangue pulsare nelle vene del collo

Apollo: Penelope di Matrix?

Cloe: NOOOOOOOO!!! E che cèntra lei ora!!!!

Apollo: CHe ne sò, ho solo chiesto. lei aiuta l'eroe del.....

Cloe si arrende e decide di lasciarlo al suo destino:

FINIRE FRA LE MANI DI SILVIA E PERDERE LA VITA.....SEMPRE CHE LUI NON CAMBI IDEA.....

Apollo suda e freddo e , immaginandosi la scena, si mette a correre per fermare la ragazza

Apollo: Ho deciso preferisco una stregoneria, pozione, formula magica, esorcismo...qualsiasi

cosa che una fattucchiera sappia fare và bene!!!!

Senza accorgersene si becca un pugno in testa dalla, si credeva, tranquilla Cloe

Cloe: Ma ti sembro una di quelle...donne???? Io sono più bella e intelligente di loro.....e

tutti i ragazzi mi corrono dietro
muovindosi in modo sensuale

Apollo: Ma chi... Pierre? IO ho visto solo lui dietro la tua gonna
con sarcasmo che però gli procurò un altro bernoccolo di 11 cm di lunghezza

Apollo: Ma sei matta?

Cloe: Vuoi il mio aiuto o no???

Apollo si sente in gabbia da quando ha pronunciato si, adesso vuole prepararsi la fossa per la

sua tomba

Cloe: Benissssimoooo!!! Allora vieni dopo cena nell'ala sud dell dormitorio. Cè una stanza che

non usa nessuno e noi ragazze la usiamo per casi particolari...come il tuo!!!

Osservandolo dalla testa ai piedi

Cloe: Il lavoro sarà tanto ma...sarai così irresistibile che...TUTTE e non solo lei...avrai

dietro pronte a tutto per te

Apollo: No, io voglio solo che Silvia non parta. Voglio far pagare a quello snob tutto quello

che mi ha fatto

Cloe: E.....il lavoro sarà lungo
vedendo come era sporco, puzzolente e si muoveva da....animale


Alan segue Silvia che cerca Apollo

LEi sembra sputare fuoco per il nervosismo e Alan le si avvicina con ei fiori in mano

Alan: Mia dolce Silvia....vorrei esprimerti tutto quello che stò provando ma...non trovo le

parole....tuttavia io....TI AMO E VOGLIO VIVERE CON TE

Silvia pietrifica, si congela e si mummifica per il colpo

Alan: Non sai quanto sia felice per questo...mi dimostri che mi ami.....mio dolce fiore di

luce....stella della volta celeste che....

Silvia: Si, si, si....bellissimo però...non è un pò presto per queste cose?

Alan: No.Sirius, tuo fratello è d'accordo e adesso ti voglio al mio fianco...ma se vuoi

pensarci ti darò tre giorni...per poi rendermi felice

Le fà il baciamano e si allontana mentre i petali delle rose in mano a Silvia vengono

sfogliati e trasportati dal vento

Silvia si rende conto che quello che più temeva è arrivato, Sirius aveva convinto Alan a

sposarla perchè potesse riacquistare in pieno il suo titolo se non ampliarlo

Osserva i boccioli che restano ormai senza petali e si rende conto che lei diverrà

così....quei petali sono i giorni di felicità che volano via e lei dovrà decidere se

continuare a vivere così o diventare una sovrana accanto.... AD ALAN!!!!

Si accascia su un gradino della scalinata principale del dormitorio e chiude gli occhi per

assaporare la pace del luogo ma le vengono in mente le immagini.....di Apollo

Apre gli occhi spaventata perchè sà che non può più vederlo se sposa Alan

Le fronde degli alberi si muovo al passaggio dei soffi di vento, gli uccelli cinguettano

allegri svolazzando sopra di lei e adesso sente il vociare di element alcuni metri più in là

Silvia: Se me ne vado...tutto questo...nooooo. Non voglio. IO vivo bene qui.

Non voglio, ripeteva fra sè e sè e cercava di scacciare pensieri per lei orribili in quel

momento

Però Sirius che dirà quando lei non accetterà la proposta di Alan? Lo conosce e sà che si

arrabbierà molto fino a cancellarla dalla sua vita

Sirius è capace di ciò. La casata, il titolo, la nobiltà....Lui crede solo questo e ora.....

Silvia è nei guai in entrambe le scelte

Se decide di sposarsi non potrà più vedere nessuno nè Apollo

Se decide di restare non avrà più un fratello ma potrà stare con Apollo

Apoggia la testa sulle ginocchia e inizia a singhiozzare delusa e amareggiata per tutto

Silvia: Devo decidere ma...in ogni caso non potrò stare con Apollo....Mio fratello è più

importante.....ma quale è la scelta che devo fare? Mamma, papà...qualè......


L'aqua sgorga e gorgoglia giù dalla cascata fino al laghetto, muovendo dolcemente le ninfee e

le piante acquatiche che galleggiano sulla superficie che si increspa

Le racchie dondolano sulle ninfee mosse dal vento e dall'acqua che arriva a cascata e le

lucertole slinguettano cercando di catturare insettini

Il panorama che si presenta ad Apollo è da sogno che si trastulla al sole sgranocchiando un

ossicino di topo divorato poco prima

Si domanda cosa lei stà facendo adesso e se lo stà pensando, infondo lei per ora è attatta

dallo snobbetto presuntuoso e.......

SCaccia con la mano questi pensieri e si volta di lato come per dormire

Ma apre gli occhi e si ritrova davanti al prato di fiori bianchi e azzurri dove regalò a

Silvia un fiore, ilprimo che lui gli avesse dato e dove poi lei si coricò fra di essi felice

Apollo: Nooo, ci sono troppi ricordi qui.....però....e se fossero questi ricordi... ad

aiutarmi a vivere felice quando....lei andrà via?

Il vento gli sfiora la schiena e gli scompiglia i capelli rossi mentre trasporta nell'aria

petali e profumi che portano Apollo a versare tre lacrime di dispiacere ricordando loro due

insieme, in quel luogo paradisiaco

Dispiacere per quello che stà succedendo e per...lei che non lo considera più

L'allarme al quartier generale fà rizzare Apollo di colpo e inizia a correre verso la base
"

11. Capitolo "Il potere di un fiore"

E il secondo giorno di tempo che Alan ha dato a Silvia per decidere lo svolgersi della sua vita.

lei ancora non ha deciso e crede di fare la scelta sbagliata.

Il fuoco scoppiatta allegro nel camino illuminando la stanza di una luce calda e pesante.Silvia si trova difronte quel

fuoco a pensare, cercare di capire quale scelte dovrà fare.

Il movimento del fuoco le fanno venire in mente dei flashback del suo passato. Rivede immagini della sua vita precedente ,

visioni cariche di dolore, sofferenza, distruzione.

Una carrellata di immagini dove rivede Celiane, se stessa, fra rovine e incendi. Fra angeli buoni e cattivi. Fra l'amore di

Apollonius e l'odio di Toma.

Le calde e amorevoli ali di Apollonius che la cingono , stringono e riscaldano contro la lama fredda e pericolosa di Toma.

Due elementi contrapposti di quella vita che adesso ritrova nella vita presente.

Silvia: Però preferisco morire che....vivere in una gabbia

Sirius entra nella stanza e si siede nella poltrona difronte Silvia

Rimangono in silenzio, Sirius aspetta che la sorella gli spieghi il motivo che l ha condotta lì, Silvia aspetta che il

fratello le spieghi qualcosa di Reika
Sirius: Silvia. Cosa dovevi dirmi

Silvia stringe le labbra, cerca di trovare il coraggio per parlare con lui

Silvia: Vedi fratello...oggi Alan mi ha chiesto di andarmene insieme a lui....

Sirius: DAvvero? Finalmente, aspettavo tutto ciò

Alzandosi in piedi alquanto soddisfatto

Silvia non crede alle sue orecchie ma si immaginava una cosa del genere

lo guarda con sfida e gli chiede se loro hanno parlato di ciò

Sirius: E? per questo che sei qui? Immagino che tu credessi a chissà quale cospirazione

Sorridendo di gusto

La ragazza arrossisce vistosamente sentendosi alquanto stupida ma poi si rende conto che aveva bisogno di sapere e adesso ha

capito che Alan ha fatto tutto da solo.

Sirius: Silvia non cèra bisogno che tu venissi da me per una conferma. Ormai avrai capito che Il discendente dei De noram

tiene a te. Ti consiglio di non farti scappare questa possibilità....

Silvia: Fratello, e se non volessi?
fissando i suoi occhi il più possibile per fargli capire che non scherza

Sirius sospira perofondamente ascoltando le lamentele della sorella

Sirius: Silvia è la tua strada. Presto questo finirà, gli angeli saranno sconfitti e noi dovremo lasciare questo posto.

Dovremo cercarci un luogo dove vivere e il modo per fare una vita dignitosa. Io cercherò di fare del mio meglio ma tu....

Sospira di nuovo come cercare di calmarsi e restare più tranquillo possibile, come se dovesse convincere sè stesso

Sirius: Questa è l'occasione che aspettavamo, tu potrai sposare un principe e diventare regina come dovresti essere. Vivrai

felice e in modo più dignitoso che sposando uno qualunque...Silvia, vai e sìì felice

con un modo di parlare pacato ma autoritario allo stesso tempo. Cercando di convincerla che questa si a la strada giusta per

lei

Gli occhi di Silvia si muovono nervosi e alla ricerca di un appiglio per salvarsi in quel momento, si sentiva spinta dal

fratello a fare quella scelta. A scegliere la ricchezza che i sentimenti

Si alza di scatto e si avvia verso la porta, mentre Sirius le chiede di sedersi, ma lei continua ed esce dalla stanza senza

voltarsi nè dire una parola. Rimane, fuori dalla porta, a pensare tenendo ancora la maniglia



Apollo gongola mentre si appresta a fare un pisolino coricato di lato con un braccio a sorreggere la testa.. Il sole non è

troppo caldo e soffi di vento gli accarezzano la pelle abbronzata regalandogli un riposo tranquillo.

Ma dura poco perchè una scarpa lo becca in pieno viso facendolo cadere di schiena, lui si rialza e fissa l'oggetto

Apollo: Ma questa è di...

si volta preoccupato e si ritrova proprio lei, Silvia

Silvai: DAnnata bestia, ancora devi prenderle di ieri!!!

Apollo: Oh! CAvolo.....

iniziando a scappare mentre Silvia lo colpisce con la telecinesi finchè lui non rotola e finisce a faccia a terra

Silvia: Ora sei miooooooooo

Cloe: NOOO!!!è mioooo

Apollo e Silvia la guardano mentre lei arriva furente

Cloe: Cosa dovevi fare ieri?

Apollo: Parli con me?

Cloe: Certo, allora? Non ricordi?

Apollo all'improvviso si ricorda guardando Silvia e inizia a chiedere scusa a Cloe

Apollo: Sono fritto

cercando di svincolarsi dalla presa delle ragazze ma inutilmente perchè loro stavano trattando

Cloe: Dallo a me prima. Poi potrai sfogarti

Silvia: Basta che poi potrò fargliela pagare...
preparando i muscoli

Apollo: Nooooooooo

inizia a correre più veloce che può mentre le ragazze lo seguono finchè non riesce a far perdere le sue tracce

Silvia si aggira per un bosco dove ha perso di vista Apollo e cerca di individuarlo grazie ai suoi poteri da angelo

Silvia: Dove sei? esci

mentre si volta si ritrova un bellissimo fiore azzurro del loro laghetto davanti ai suoi occhi tenuto da Apollo che,

appollaiato a testa in giù su un ramo, le sorride con il viso meraviglioso che ha

Silvia resta stupita da quel gesto e la rabbia svanisce di colpo mentre lo prende e lo annusa sorridente

Apollo: Un fiore... alla fessa più bella....che ha stregato il mio cuore......

Silvia gli accarezza il viso e poi di scatto lo bacia mentre lui è al contrario

Anche se non si guardano negli occhi entrambi capiscono che l'altro si èappassionato al bacio e continuano.

Cloe li osserva da lontano compiaciuta, ride nel vedere la posizione assurda di Apollo ma soprattutto il tipo di bacio che

si stanno scambiando.

Cloe: Le lezioni di ieri sera hanno dato i loro frutti. Questa sera...un'altra. IHIHIHIHIh

Apollo le accarezza la schiena e poi, staccandosi dal bacio,, scende a terra e finalmente vede i suoi occhi per poi

baciandola di nuovo

Con trasporto e con gli occhi chiusi di entrambi

Ma Cloe non era la sola a spiare i due.


Sirius legge tranquillamente uno dei suoi libri davanti il camino, nonostante egli cerchi di

leggere e comprendere il libro pensa al colloquio fatto con la sorella, non riesce a credere

che lei possa rinunciare a questa occasione.

Ha sempre cercato di insegnarle il valore fondamentale del proprio ruolo, che lei era e

resterà sempre una principessa, che i ricchi esistono per governare sui deboli e che i deboli

posso vivere solo se ci sono i nobili.

Chiude il libro di colpo e lo poggia sul tavolino alla sua sinistra, è piuttosto nervoso e

vorrebbe cercare di cancellare il problema dalla mente.

Decide di potare le rose in giardino con Reika, visto che ultimamente il rapporto fra loro è

molto migliorato.

Si avvicina alla biblioteca e sistema il libro sullo scaffale, poi si avvia verso la porta ma

qualcuno bussa all'improvviso.

Sirius: Silvia, finalmente. Spero che tu abbia cambiato....

ma si accorge che colui che ha bussato non è Silvia ma Alan

Alan: Sirius, potrei parlarvi per qualche minuto? Riguarda vostra sorella

Sirius: Oh, ma certo. Prego

Alan si siede sulla poltrona dove vi era seduto prima Sirius e quest'ultimo si infastidisce

non poco essendo la sua sedia personale.

A volte aveva rimproverato Silvia di dimenticarselo ma adesso non poteva prendere a parole

colui che avrebbe reso Silvia una regina.

Anche se contrariato gli offre del thè e dei pasticcini (che si fà portare e servire,neanche

lo fà lui) e gli chiede il motivo per cui lui si trovi lì

Alan: Ebbene, Sirius.A Vostra sorella manca un giorno prima di darmi la risposta ma vorrei

sapere se è sicuro che lei accetti.

Sirius: Stà parlando del matrimonio vero?

Alan: Esatto

Sirius: Mi ha fatto capire....che lei è entusiasta della cosa. Ovviamente è solo molto timida

nel manifestarlo.
riprendendo a sorseggiare il thè

Alan: Sono davvero felice di ciò. Ovviamente mi chiedo lei cosa ne pensa....
addentando un pasticcino

Sirius: IO ne sono molto felice, ovviamente vorrei che le cose si preparassero...al più

presto...non sò se lei intende

Alan: Oh, ma certo. NOn appena lei mi avrà detto si, partiremo di corsa verso il mio palazzo e

prepareremo tutto. Ci vorrà per cerimonia...una settimana al massimo.
guardando Sirius per fargli capire che lui vuole le cose veloci

Sirius: Benissimo, farò in modo che mia sorella le dia risposta al più presto

Alan: Però domani sul tardi perchè oggi devo partire per una visita ifficiale verso le terre

del MArchese De Berich e non sarò qui prima di domani

Sirius: DOmani....avrà la sua risposta

I due si guardarono con aria di intesa e Alan si conceda da Sirius alquanto soddisfatto


SIlvia rimira il fiore azzurro datole da Apollo sotto il gazebo del giardino. Piccoli brividi

le percorrono la schiena quando pensa a lui e si chiede che vita possa essere la

loro...insieme...

FIno ad ora aveva visto solo la parte selvaggia del ragazzo ma poi dopo la vicenda di baron e

dei suoi piccoli amici aveva conosciuto la parte umana di Apollo.

Lo aveva visto piangere, disperarsi, soffrire e lei aveva capito quanto fosse umano, rispetto

a quando lo aveva conosciuto.

Chiude gli occhi e ricorda quando lei, Celiane, e Apollonnius passavano dolci momenti insieme

e ricorda quando loro due amoreggiavano sotto il loro ciliegio e quando gocce di pioggia le

bagnarono la guancia sinista. Mentre guardava il cielo scuro Apollonius alzò l'ala sinistra

sopra la sua testa e sorridendole, la tenne all'usciutto nonostante lui e le sue ali si

inzupparono tantissimo.

Ricordò anche di quando lei scivolò nel fango e lui si mise a ridere, lei lo trascinò nel

fango e si divertirono a rotolare là dentro insieme, giocando come bambini

A quei ricordi lei arrossisce e si chiede quali altri momenti non ricorda

Il sole fà capolino fin dentro il gazebo e la colpisce con i suoi raggi dorati e caldi

Alla vista di ciò lei si perde nei ricordi

Silvia: Ali...del sole....

Il loro primo incontro sotto l'albero della vita, il suo sorriso e la dolcezza con cui la

trattava. Una angelo delle tenebre che si comportava così....

Ma la conquistò con il cuore non con le dolcezze. Lui era diverso e l' innamorarsi di una

umana, Celiane, gli aveva fatto capire come era il mondo veramente.

Lei, Celiane, abbandonò tutto e tutti per lui. Insieme fuggivano lontano, su un cavallo da

soli, per trovare la felicità di vivere insieme e un luogo dove consumare questa felicità

finche essi avessero vita.

Silvia inizia a ricordare delle giornate passate sotto il sole, sul cavallo, per cercare un

modo per vivere e sconfiggere gli angeli, ricorda delle lamentele di Apollonius per aver perso

le ali e la sua impossibilità di proteggerla dal sole e dalla pioggia senza di esse.

Lei gli diceva che preferiva tutto questo piuttosto che vivere senza di lui, e Apollonius la

baciava con passione. La amava più della sua stessa vita, più della sua condizione di angelo,

più delle sue ali.

14. Capitolo "La fine per Apollo"

Quel che Silvia non sà è che Apollo, in quel momento, stava litigando animatamente con Alan. Il principe aveva accusato

Apollo di spingere Silvia a fare cose pericolose per una principessa e poco consone al suo rango.

Alan si mostrava sicuro di sè in quanto sapeva che gli altri element non apprezzavano molto Apollo per cui se la sua

messinscena avesse funzionato avrebbe avuto tutti dalla sua parte. per lui, il ragazzo di fronte non era altri che uno

squallido plebeo che doveva essere annientato, denigrado senza problemi.


Pregusta già il momento della vittoria e si chiede se anche Fudo e gli altri dirigendi della Deava fosserò lì. In quel caso

anche loro gli avrebbero dato il suo appoggio e non avrebbe avuto problemi a sposare Silvia e divenire l'element migliore

della Deava ed essere ricordato come il re che ha sconfitto gli angeli.

Sarebbe ricordato per secoli e durante il suo regno tutti lo avrebbero temuto per quello che è, un uomo che ha sfidato

angeli delle tenebre a ha vinto divenendo il signore del mondo.

Lui vorrebbe lottare a bordo dell'aquarion principalmente per impossessarsene una volta che il pericolo angeli fosse

scampato e usarlo per impadronirsi del mondo intero. Con esso tutti si prostreranno ai suoi piedi e avrà il potere pieno

sulla terra.

Si sente un dio al sol pensarci

Apollo si mette a ridere di colpo mentre Alan ancora riflette sul futuro che vorrebbe creare

Resosi conto che il plebeo stà ridendo di lui, prende la pistola e inizia a sparare verso di lui.

Apollo si accorge subito del pericolo e scansa il primo proiettile mentre Alan spara il secondo.


Silvia, che si trova sulle colline, sente due spari provenire dal giardino e vede in lontanaza piccole figure che si muovo

in modo scomposto

Spicca un balza e, volando, si avvicina senza essere vista, vede Alan e Apollo che lottano. Alan spara ad Apollo il quale
salta di quà e di là per scansare i proiettili

Silvia corre verso di loro mentre gli element che fino a poco prima aveva osservato lo svolgersi del litigio adesso

scappavano terrorizzati in tutte le direzioni

Silvia s i ferma di fronte alan e gli chiede di smetterla, ma lui non vuole

Alan: Mentre uscivo questo animale putrido mi guardava male e mi sputato vicino

Silvia: Non mi sembra tanto grave da giustificare una pistola

Apollo: Silvia non intrometterti. Sono cose da uomini

Silvia: Ma che dici

Apollo: Questo snob ha usurpato il mio territorio, sono io il maschio qui dentro

Pierre: vai così, fratello
alzando il pollice

Alan: AM non farmi ridere, e saresti il maschio di cosa?

Apollo: Il maschio dominante, a me spetta la femmina migliore

Tutte le ragazze presenti lo guardano male, e iniziano a digli parole

Alan: AHAHAHAHAAH visto? le gentili donzelle non amano l'uomo vichingo e rude

Apollo: MA che uomo vighiacco. Io sono un uomo a tutti gli effetti

Silvia: E cioè?
guardandolo con aria schifata

Alan: ma quale vighiacco, ho detto vichingo

Apollo: E sarebbe?

Alan mi mette una mano davanti la faccia e depresso preferisce non continuare

Alan: tuttavia non posso permetterti di interferire nella mia vita privata e su chi decido di sposare

Apollo: non provare a toccarla

Alan: Altrimenti?

Apollo si arrabbia e iniza ad attarcarlo con i pugni

Silvia cerca di dividerli ma Alan risponde sparando


Sirius e Fudo arrivano in quel momento sentendo i rumori e Fudo ordina ai due di terminare il combattimento poi però ci

ripensa e ordina di continuarlo

Sirius e Silvia protestano ma certo per lo stesso motivo

Sirius: Non può farlo, mia sorella deve sposarlo non seppellirlo

Silvia: Ma fratello non dire sciocchezze. Comandante la prego, li faccia smettere

Sirius: Un nobile non può sporcarsi con uno come....

Silvia: Fratello lui non è come....

Fudo: BAsta!!! Ho deciso che combatteranno e ....lo faranno
incrociando le braccia dietro

Silvia: No, non può farlo
correndo verso i due litigandi

Apollo e Alan continuano a darsele di santa ragione, però entrambi sono ancora in piedi

Apollo: Voi snobb siete vero testardi, anche Sirius non vuole mai arrendersi

Alan: Noi di sangue reale siamo stati educati alla guerra, tu lotti per vivere noi per vincere

Detto questo prende la pistola e, con l'altro braccio poggiato sul fianco, prende la mira e spara verso Apollo

Anche questa volta lui lo scansa ma si ritrova Silvia davanti, lo protegge con il suo corpo e supplica Alan di lasciarlo

andare

Alan: Mia cara, se mi prometterà che verrà via con me.... lo farò

Silvia: MA....IO.....

APOLLO: NON ASCOLTARLO

Alan: zitto, animale

Apollo: Snobbaccio schifoso

Alan, inviperito, spara un colpo mentre Silvia è ancora ferma di fronte a lui

Apollo si butta instintivamente verso di lei e, abbracciandola, la protegge prendendosi la pallottola in pieno petto

ricadendo all'indietro lasciando Silvia che lo vede cadere

Silvia butta un urlo disperato, gli altri element si spaventano e si ammassano davanti ad Apollo che non si muove

Alan ride felice

Alan: Siiiii! NOn manco mai un colpo

Sirius: Ma lo ha ucciso

Alan: Non lo voleva anche lei? in fondo....adesso non la ostacolerà più

Sirius rimase a pensare poi sorrise

Sirius: Già adesso...mia sorella non dovrà più pensare a lui



Apollo non si muove, il petto è intriso di sangue che continua a sgorgare senza sosta, Sophia preme sulla ferita per cercare

di fermare la fuoriscita ma inutilmente

Silvia: Apollo, apollo

Sophia : Una barella presto

Fudo: Avanti ragazzo
pensando fra sè e sè

Ma la barella arriva troppo tardi e Sophia si alza dal corpo di Apollo mentre Silvia, piangendo a dirotto, lo abbraccia

Sophia: Non cè nulla da fare.....non respira da molto...ha perso troppo sangue
mettendosi a piangere

Silvia: Nooo, Apollo ti prego....non te ne andare.....

Tutti rimasero ammutoliti, Pierre pianse in silenzio come Reika e gli altri del gruppo

Fudo chiude gli occhi e intona un canto molto antico

Sirius prende una rosa e la butta sul corpo di Apollo in segno di rispetto

Sirius: Anche se un animale, anche se uno straccione eri un guerriero di tutto rispetto.aDDIO


Il corpo di Apollo rimase in una stanza per un'ora prima che fosse preparato per il saluto precedente la sepoltura

Ecco, adesso con questo capitolo mi sono fatta anche qua dei nemici

Tranquille perchè mancano circa 7-8 capitoli per cui...non vi arrabbiate

Domani le posterò tutte
 
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Silvia91
CAT_IMG Posted on 26/7/2006, 22:56




NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! apolluccio mio!!!!! lui...lui...nn può morireeeeeee!!!!
sxo ke nei proximi capitoli tornerà in vita(nn so come)
altrimenti...
 
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_Celiane_
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 07:57




15. Capitolo "Anime legate"

Fudo ordinò che il corpo di Apollo fosse sistemato in una sala per il saluto finale.

Alan invece subì l'arresto e la reclusione nelle sue stanze finchè Fudo non avesse deciso per

lui.

Il comandante rimase sorpreso della morte del ragazzo perchè non si aspettava certo che la sua

vita si spegnesse per una stupida pallottola. I suoi pensieri tornavano a 12000 anni prima

quando, lui e il ragazzo che allora si chiamava Apollonius, volavano insieme nel cielo,

scherzavano e lottavano fianco a fianco.

La loro amicizia li aveva portati a morire un giorno di milioni di anni prima e adesso lui se

ne era andato per salvare la stessa donna di allora e che amò alla follia.

Pensava al loro passato e al rapporto non molto facile instauratosi nella vita presente e che

differisce di molto da quella precedente.

Osservava intanto la vita presente di Celiane che indossa ancora il vestito intriso di sangue

dell'amato e ricorda le lacrime che lei versò temendo per la vita di Apollonius.

La ragazza non sembra più la caparbia principessa erede di sè stessa e di Apollonius ma lui la

vede come l'ombra di sè stessa, consapevole di aver portato alla morte Apollo. Lui l'aveva

salvata dalla mira sbagliata di Alan e lei, si è ritrovata sola.

Ora però fudo si chiede chi prenderà il posto di Apollo sul vector Sol, forse Sirius ma lui sà

che solo il ragazzo era capace di portare l'aquarion al massimo splendore.

Silvia fissa le sue mani che grondano sangue che viene bagnato dalle sue lacrime. Piange senza

una parola, senza un lamento.

I ricordi le attanagliano la mente, rivede il giorno in cui Apollonius distrusse parte di

Atlantide per fuggire con lei.

Il giorno che lui perse le ali.

Prima di fuggire, fece esplodere l'ala nord e l'ala est del palazzo. Celiane, inseguita, corse

da lui e gli chiese se veramente volesse farlo. Lui, volando, le rispose che non cèra cosa che

non potesse fare per lei

Apollonius: Stò ancora soffrendo per il dolore alla schiena,Celiane. Ma la paura che non possa

più vederti mi stringe il cuore. Se questo è l'unico modo per stare con te...non ho rimpianti.

Celiane: Ma vivremo saprendo che LUI vorrà ucciderci.

Apollonius: Sono pronto anche a questo. IO ti amo fin nell'anima e tu, Celiane? Sei pronta ad

amare un'anima dannata come la mia?Il mio cuore è oscuro mentre il tuo è puro.

Celiane: No, Apollonius. Il cuore può essere chiuso verso i sentimenti mentre oscuro non

esiste. Tu e lui avete un cuore puro solo che siete angeli e avete un diverso modo di amare.

Celiane si fermò e alzando le braccia verso di lui, in aria sopra di lei

Celiane: Apollonius. Tu sei la mia ragione di vita. Il nostro amore mi sprona a lottare

affinchè possiamo vivere insieme. Ti amerò ora e sempre. LA mia anima ti amerà in eterno.

Fudo, chiudendo gli occhi percepisce i pensieri della ragazza e ricorda quel giorno.

Lui si nascose per vedere la scena, Toma e altri angeli erano arrivati e Apollonius e Celiane

si abbracciavano al centro della stanza mentre Toma esprimeva a parole il suo dolore

Toma: Perchè? Perchè...lei

Apollonius: Non posso non ascoltare il mio cuore e i miei sentimenti. Amo questa umana con

tutta l'anima e sono pronto a tutto per lei.

Toma ordina di colpirli

Apollonius e Celiane si guardano a vicenda e Celiane gli sorride

Celiane: Sono felice di morire con te.

Apollonius: Non posso permetterlo

In quel momento videro arrivare verso di loro sfere di energia ma uno scudo invisibile li

protesse, l'onda d'urto li scaraventò lontano dividendo il loro abbraccio

Apollonius cadde di schiena e il dolore gli lacerò la carne, Celiane non riusciva ad alzarsi

Li dividevano alcuni metri ma a loro sembravano milioni di chilometri

Apollonius osservandola cercava di raggiungerla con la mano ma il dolore lo bloccava

Fudo li aveva protetti con un incantesimo ma Toma era lì e stava per attaccarli di nuovo

Prima che finisse di ricordare venne chiamato da Sophia e dovette andare ad una riunione

Silvia intanto continuava a ricordare

Lei era a terra, il viso appoggiato a terra che guardava l'angelo senza ali soffrire in mezzo

al sangue.

COn difficoltà si alzò e barcollando si avvicina ad Apollonis, si inginocchia vicino la sua

testa e dolcemente poggia il mento sulla testa di lui abbracciandolo

Celiane: Ti porto via di quì

Apollonius: Vai via

Celiane: Le nostre anime non possono dividersi mai. Non ti lascerò

Silvia pianse a quel ricordo e sente una fitta al cuore e pensa alla sua anima, che stà

piangendo dentro di lei

Sivlia: Ti amerò ora e per sempre. La mia anima ti amerà in eterno. Sarà sempre legata alla

tua.Mio amato....Apollo.....

Altre lacrime le bagnarono il viso e scesero sulle mani sporche di sangue facendolo gocciolare

a terra.

Il gruppo di amici non aveva il coraggio di confortarla e rimase alla fine del corridoio ad

osservarla con il dolore nel cuore.

A Silvia sembrava che la felicità se era andata con lui, si era portato la vita stessa della ragazza che amava.

E lei si sentiva un fantoccio senza nulla dentro.

Adesso doveva decidere se vivere come tale, una bambola , o seguirlo e aspettare alri 12000 anni per amarlo e abbracciarlo di nuovo.


16. Capitolo "Ricordi eterni risvegliatosi nel cuore"

Reika: Proprio lui... credevo non potesse morire così facilmente

Pierre: Purtoppo è successo

Sirius si ritrovò a passare da lì per vedere sua sorella e sentì Reika parlare di Apollo

Sirius: Reika, ormai è morto, non cè più motivo di disperarsi

Reika: Ma Sirius, lui....

Sirius: Ascolta, adesso dobbiamo pensare a noi che siamo ancora vivi.

Pierre: In questo senso Sirius ha ragione. Vuol dire che combatteremo per lui, in suo ricordo

Reika: E silvia? Che ne sarà di lei?

Sirius: Tranquilla. Presto starà meglio. Tu cerca di aiutarla come puoi.



Silvia venne accompagnata da Reika nella sua stanza per cambiarsi

Reika: Sicura di non voler aiuto?

Silvia: No, grazie.

Silvia è avvilita e stanca e la risposta sembrava a Reika come un dico registrato, ripete

sempre la stessa frase.

Reika si rende conto che perdere la persona amata è davvero brutto. Se una come Silvia diventa

un cadavere vivente, lei sà di sentirsi peggio se Sirius dovesse morire.

Per Glen aveva sofferto ma adesso con Sirius il rapporto è diverso.

Ne è sicura, morirebbe di dolore.

Saluta Silvia ed esce. Rimane appoggiata alla porta per un pò a riflettere.


Sophia: Comandante, quando daremo sepoltura a...

Fudo: Quando lo deciderò io

Le due figure si muovevano per i corridoi, il comandante non sembrava voler sapere di lasciar

riposare Apollo nella terra e crea confusione fra i pensieri della donna

L'uomo che le si staglia davanti, fiero e forte adesso sembrava un genitore in apprensione per

il figio

Si accorge che da alcuni minuti camminano senza meta per la base e si chiede che lui non stia

cercando di dimenticare i problemi in questo modo

Fudo: Per ora lasciatelo dovè, quando avrò deciso ve ne darò notizia

L'uomo si è fermato di colpo facendo arretrare Sophia che stava per sbattergli addosso

Senza voltarsi pronunciò le parole e continuò poi a camminare

Dimenticandosi della donna alle sue spalle


Dopo essersi cambiata, Silvia si trascina per il corridoio che porta alla sala dove Apollo

aspetta di essere sepolto

Davanti la porta si ferma e inizia a sospirare

Silvia: Apollo.....

Apre la porta e chiudendola alle sue spalle si avvicina al corpo

Apollo indossa il suo solito vestito ma questo pulito e rammendato.

Avevano cercato di renderlo presentabile nonostante le fasciature al petto per evitare che

tutti vedessero la ferita che gli squarcia il corpo

Silvia inizia a piangere e continua ad avanzare

A pochi metri si ferma, lei gli è alla sua sinista e Silvia gli osserva il viso

Sembra quasi dormire con l'espressione seria che aveva di solito.

Tuttavia la luce che lei gli vide settimane prima non cèra più e la luce artificiale lo faceva

sembrare di cera

Vedendolo disteso su un piedistallo fatto fare apposta, ricorda di quando lei dovette curare

Apollonius dopo essere fuggiti da Atlantide

Gli angeli al seguito del suo amante aveva fatto da bersaglio per permettere loro di fuggire

Si trascinò il corpo debole dell'angelo per molti kilometri, a piedi e con lui sulle spalle

senza fermarsi per cercare di arrivare in tempo, prima che gli stessi angeli che erano

sopravvisuti li trovassero

Lei era stanca e debilitata ma chiese di pensare prima a lui. SApeva che non poteva resistere

ancora e nonostante la sua condizione di angelo, tutte le ferite e la stanchezza lo avrebbero

ucciso

Rimase a vegliare su di lui per una notte intera, stringendogli la mano e medicandogli le

ferite sperando di fare abbastanza.

La mattina dopo Apollonius si era finalmente svegliato e senza svegliarla, si era alzato e

aveva disteso Celiane sul letto

voleva che riposasse tranquilla

Gli altri angeli, ma soprattutto Fudo gli aveva chiesto di star fermo ma lui era testardo,

aveva saputo della notte che Celiane aveva passato a vegliarlo e che lei si era appena

addormentata


Silvia ricorda della felicità che provò nel vederlo ancora vivo e l'abbraccio che gli diede.

Gli aveva fatto male e lui rise di felicità dicendole che non era nulla

Adesso però lui era davanti a lei non vivo, si sente morire

Si avvicina meglio e lo osserva più attentamente

Si alza sulle punte dei piedi per arrivare meglio e lo bacia sulle labbra per molti minuti

Alcune lacrime bagnano Apollo sul viso e lei gliele asciuga piangendo

Silvia: Non sò ancora se tu sia Apollonius...ma sò solo che ti amo alla follia. Adesso potrai rivedere baron, il tuo migliore amico. Sìì felice con lui e proteggimi sempre. Saluta BAron da parte mia, lo ringrazio di averti fatto diventare quello che sei.

Gli accarezza il viso, gli stringe le mani, cerca di darsi una ragione a tutto ciò

Gli stringe fra le mani uno dei loro fiori e, datogli un bacio sulla guancia si volta

rimane ferma a dargli le spalle per un pò poi si dirige verso la porta e la apre

Si volta un'altra volta

Silvia: Ora e per sempre... il tuo amore resterà in me... dammi la forza per affronate tutto

questo... e non ammazzarlo...

Esce e chiude la porta mentre questa cigola

Silvia: Dannato... vediamo cosa hai da dirmi

Con passi pesanti si dirige verso la camera di Alan decisa a parlargli


17. Capitolo "Risposte ignote e perplessità"

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Alan da due giorni è chiuso nella sua stanza in attesa della decisione di Fudo e Jerome.

Il principe credeva di aver tutti dalla sua parte ma non certo dopo aver sparato ad un'altra persona, anche se Apollo non

era ben visto da molti non era certo un così cattivo ragazzo da sparargli

Annoiato, legge un libro nella speranza che finalmente qualcuno lo faccia uscire.

Il suo piano di impadronirsi dell'aquarion sembra sfumato e teme di dover fuggire per essere libero, ma preferisce aspettare

Guarda fuori dalla finestra e cerca di immaginare suo padre che si dispera per tutto questo

Alan: Tranquillo padre,nonostante questo imprevisto riuscirò a divenire il più potente. Quando questa incomprensione sarà

chiarita salirò sull'aquarion. Promesso

Fuori, davanti la porta due guardie armate controllavano il prigioniero e fecero passare la persona che arrivò in quel

momento

Silvia: Quando avrò finito vi chiamerò

Guardia: Certo

Silvia entra dopo che le guardie le hanno aperto la porta l'hanno richiusa alle sue spalle

Il principe fissa la ragazza piuttosto sorpreso, proprio lei era venuto a trovarlo

Silvia: COme stà, Alan?

Alan: Bè...sono chiuso quà da quando gli ho sparato. Secondo voi?

Silvia: Mi dispiace per tutto quello che quella bestia vi ha provocato

Gli si avvicina aon una espressione triste e preoccupata

Silvia: La prego si faccia forza, vedrà che il comandante capirà che non poteva fare altro

Gli stringe le mani e si siede sulla poltrona vicino la sua

Alan: Oh, mia principessa!!!! Lei mi crede innocente?

Silvia: Ma certo

Alan: Come mai

Silvia: perchè ero là e lei non poteva che sparare quell'animale pericoloso,non si preoccupi. IO sarò al suo fianco

qualsiasi cosa succeda

Alan: Se io dovessi venir assolto, cosa logica, vorrà venire via con me?

Silvia: Ma certo, senza nessun problema. La seguirò senza paura ovunque vada

Alan: Ne sono felice


Il gruppo di amici si reca nella sala del saluto per vedere Apollo un'ultima volta, camminano lentamente come in una

processione e con rispetto lo salutano come se stesse dormendo e dovessero svegliarlo

Si sistemano tutti intorno il feretro, lo osservano tristi e poi chiudono gli occhi e pregano per lui

Pierre: Amico, sei sempre il migliore tra di noi

Reika: Certo, adesso combatti con noi da dove ti trovi ora. Anche se credo che sia colpa mia...

Rena: Non dire sciocchezze, sarebbe captato ugualmente.

Tsugumi: Perchè doveva capitare c osì?

Cloe: Forse sarebbe stato meglio se fosse capitato durante un combattimento contro gli angeli, invece è stato uno di noi
mentre piangeva consolata da Pierre

Pierre: Per ora preghiamo per lui


Sirius pota le rose in giardino mentre ripensa incessantemente all'episodio accaduto ad Apollo, per qwunato odiasse il

ragazzo mai avrebbe pensato all'omicidio.

Fino ad allora aveva sempre lottato con lui per fargli capire chi era la persona più importante degli element, chi avesse il

rango tra loro e che non doveva dar fastidio a Silvia

I loro battibecchi sulla presunta reincarnazione di Apollonius e l'antipatia reciproca li portava a scontrarsi continuamente

tuttavia adesso prova dolore per lui e inizia a sentire la sua mancanza

Si rende conto ce lui gli riempiva la vita, rideva,si arrabbiava e tutto questo per lui

Sfiora una rosa scarlatta e immediatamente rivede due occhi dal colore rosso fuoco, si guarda intorno ma non vede nessuno

Credendo ad una allucinazione continua a prendersi cura dei fiori ma sente una voce a lui familiare

Voce: Vieni con me, seguimi. Andiamo a combatterli

Sirius si volta di colpo e gli cadono le cesoie dalle mani, un vento potente e improvviso lo colpisce in pieno e le rose

vengono sfogliate di tutti i petali

Si ritrova in un vortice d'aria e petali e urla più che può

Sirius: Cosa succede, chi sei

Voce: Mia amata guerriera, seguimi, fai con me la danza della guerra

Sirius: Che cosa?

Voce: Uniamoci di nuovo, tu ed io. Dobbiamo sconfiggerli

Sirius si alza in volo e cerca di uscire ma quando è fuori il vortice si compatta e diventa una figura umana che alza un

ipotetico braccio

Voce: Andiamo.

LA voce di Reika però attira l'attenzione di Sirius che si volta, quando si accorge che è tornata la calma non vede più la

figura e il giardino è diventato un tappeto di petali

Sirius ritorna a terra e raccoglie le cesoie mentre Reika si avvicina

Reika: Sirius che fai?

Sirius: Sistemo le rose, guarda cosa ho trovato

Reika: Vuoi una mano?
sorridendogli

Sirius: Ma certo, grazie di essere qu

18. Capitolo "Rimembranze sepolte"

Silvia raggiunge il gruppo nella sala briefing, si siede su una poltrona e inizia a bere del tè

Tutti la guardano strani, diversamente da prima adesso sembra tranquilla e serena

In realtà lei ancora pensa ad Apollo ma deve cercare di dar l'impressione che l'accaduto non le interessi

Si accorge che suo fratello non cè e chiede se loro lo hanno visto, tutti sanno dovè ma per paura non dicono nulla

Cloe: Silvia, oggi sei stata dal principe vero?

Silvia: Come lo sai?
lo disse con un tono duro

Cloe: Bè... perchè mio fratello ti ha vista....tutto qui

Silvia: Capisco

A tutti il comportamento di Silvia sembrava strano, lei era seria, insensibile a quello che le stà attorno
Dal canto suo, la ragazza rifletteva sul da farsi con loro, con il fratello e Alan

Voleva far pagare ad alan tutto quello che aveva fatto ad Apollo ma soprattutto far in modo che soffrisse più di quanto stà soffrendo lei

Anche se dovesse essere l'ultima cosa che fà

Fudo entra in quel momento e comunica la data di sepoltura di Apollo

Fudo: Il corpo verrà tumulato dopodomani a mezzogiorno in uno spazio sistemato apposta, nei giardini del dormitorio

Molti element iniziarono a lamentarsi per la decisione, trovavano la sepoltura nel giardino troppo.

Non volevo dover camminare in un cimitero dicevano perchè era poco rispettoso per il morto

Fudo: Un element come lo era il ragazzo merita di essere ricordato anche mentre camminiamo e ci imbattiamo nella sua bara.Questa è la mia decisione

Un sottofondo di voci si levarono nella stanza, non erano di entusiamo e Silvia si infastidì parecchio finchè non ruppe la tazza del tè fra le mani

Il gesto rese la stanza silenziosa e tutti si preoccuparono, Silvia si alza e inizia a parlare

Silvia: Se fosse successo a voi di morire, non avreste voluto favi ricordare?

Tutti rimasero a pensare alle sue parole e abbassarono la testa come se fossero in colpa

Silvia: Non capisco perchè tutto questo odio per lui anche quando è morto . Neanche avesse fatto chissà cosa

Veramente incavolata, esce dalla stanza sbattendo la porta e si stacca dalle cerniere e cade a terra mentre tutti si attaccano al muro per la paura

Cloe: Ha esagerato, se voleva sembrare tranquilla non cè riuscita

Pierre: Come te... fai finta di snobbarmi ma sotto sotto...

Cloe arrossisce vistosamente e si volta per non farlo vedere

Jun Kun: Che hai? LA febbre? Sei così rossa...
mentre erano faccia a faccia

Cloe: MA che dici, stò bene

LA testa di Pierre fà capolino da dietro Cloe e ridendo maliziosamente

Pierre: Ammettilo... il tonico, snello attraente, asciutto , muscolo, sexy ect,ect,ect...di Pierre... ti ha attratta

Cloe: Ma.. nooooo ...che pensi....

I due ragazzi rimasero a fissarsi per un pò finquando ttti i presenti nn esclamarono in coro

Tutti: ma insomma...sbrigatevi a baciarvi....possibile che vi ci vuole tanto?'???????

Detto questo iniziano ad incitarli con urla e risate

I due rossi come peperoni, si nascondo l'un con l'altro

Pierre: Non mi dispiacerebbe baciarti... ma con tutti loro...

detto questo esce di corsa, veloce come i suoi famosi calci

Cloe rimane ferma ad arrossire di più mentre la sua testa sforna possibili baci...tra loro

Cloe: NOOOOOOOOO, che vado a pensare

Poco dopo suona l'allarme e Silvia, Pierre e Sirius salgono sull'aquarion

Il Cherubin è particolarmente coriac eo e non vuole lasciarsi distruggere

L'aquarion Sol con in testa Sirius non riesce a distruggerlo e tentano ancora

Però davanti Sirius appare una luce dorata e di nuovo la voce torna a farsi sentire

Voce: Perchè ancora non lo hai distrutto, che razza di guerriera sei?

Sirius: Ma chi sei

Voce: Lascia che il tuo cuore sia libero da odio e brutti pensieri e potrai usare l'aquarion in tutto il suo splendore

Sirius: non cè bisogno che mi dica cosa devo fare

Voce: Avanti mia amata, andiamo a distruggerli

In quel momento la luce prese forma umana indistinta ma Sirius vide due occhi rossi fissarlo e avvicinarsi

D'istinto Sirius colpisce l'aquarion stesso con i pugni rischando di frantumare la corazza

Silvia: fratello, che fai

Questi forse sono stupidi come capitoli , credo che stavo male quando li ho scritti perchè sono assrdi XD
Cmq più tardi posterò gli ultimi


Pierre: Amico, ti sei ammattito

Voce: Lotta o la guerra continuerà

Sirius: Smettila

I colpi si fecero più pesanti e i vector si divisero

Sirius in preda alla pazzia sbatte con il vector sui palazzi attorno

Sirius: Che vuoi da me

Voce: Ricorda, ricordati di noi, della guerra.

Sirius: Di che parli?

Voce: Di atlantide

La figura scomparve non appena le funzioni del vector divennero inutilizzabili

La luce divenne fioca poi scomparve, Sirius sudato cerca di tranquillizzarsi ma il cherubin combatte contro Silvia e Pierre

Al quartier generale Fudo prende una decisione

Fudo: L'element è psicologicamente instabile. A malinquore... teletraportatelo qui e al suo posto ci sarà . .. Alan De Noram

Tutti si voltarono verso di lui, adesso le sorti del mondo dipendevano da lui e forse anche il futuro degli esseri umani sarebbe dipesi da lui

Fudo dentro si pente della decisione ma per ora è il solo a poter usar l'Aquarion Sol dopo Sirius, ora che Apollo è morto.
 
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Silvia91
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 08:54




ALAN????? possibile ke ancora nessuno l'abbia ucciso??? e ke ji è preso a fudo?? ti prego aggiornala ke nn resisto più!!!
 
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hiroko-chan
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 10:28




io alan se me lo ritrovo tra le mani lo ammazzo giuro!!!è^é
 
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_Celiane_
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 10:56




Vi posto gli ultimi capitoli che finiscono in comicità

Per sdrammatizzare quelli precedenti
19. Capitolo "Ermedenes e il passato

Sophia: Comandante, quel ragazzo ha...

Fudo: Vogliamo che il genere umano sopravviva?

Jerome: Ma nn a lui, ci sono altri element che...

Fudo: Chiamatelo subito

Guardie armate andarono a prendere il principe nei suoi alloggi

Alan: Cosa volete

Guardia: Seguici subito

Lo scortarono fino alla sala comandi e si ritrovò faccia a faccia con Fudo

I due uomini si guardarono negli occhi, in Fudo cèra un misto di odio e severità verso l'altro che sembrava avere furbizia e

spregiudicatezza nello sguardo

Nessuno parlò, nemmeno gli element finchè Fudo nn disse

Fudo: muoviti,sali sull'aquarion

Alan: E se nn volessi

Fudo: Potrei ucciderti... sai che posso farlo

Lo sguardo di Alan divenne leggermente preoccupato come se sapesse qualcosa

Fudo dal canto suo deve affidarsi al principe per necessità, senza di lui l'aquarion nn potrebbe funzionare appieno

Fudo: Questa conversazione si continuerà più tardi, adesso vai

Stranamente Alan sembra aver capito e si sistema nel teport change per il cambio



Sirius intanto cerca di riprendere quota ma i comandi non rispondono

Silvia: Fratello, tutto bene?

Sirius: Si Silvia

Pierre: Sirius puoi fare la fusione?

Sirius: I comandi non rispondono


Fudo: Sirius, preparati ad essere teletrasportato

Sirius: Cosa?

Ma non ha avuto il tempo di replicare e Alan si ritrova già ai comandi dell'aquarion

Alan: Rieccoci, Aquarion

Il vector inizia a ad avviarsi e Alan lo porta in quota mentre Silvia e Pierre ancora lottano col cherubin

Sophia: MA non poteva farlo funzionare

Sirius: Non può essere

Sirius si risveglia in quel momento e scopre che Alan può manovrare il vecto nonostante con lui non funzionasse e anche

abbastanza bene

Jerome: Come può essere

Fudo: le cose se fossero tutte semplici... non diverrebbero misteri. Adesso un misteto è svelato

Reika: Il primop e il quarto chakra reagiscono con la navicella...come se stessero comunicando

Jun kUn: Come per Apollo?

Jerome: Cosa?



Alan: BEne, vector Sol. Andiamo

Silvia: GO

Pierre: Aquarion

Durante la fusione Silvia e Pierre sentono un potere enorme e l'aquarion Sol irradia una forza enorme

Pierre: Questa potenza... come quella di Apollo

Slvia: Non può essere

Alan: Non perdiamo tempo

L'aquarion attacca l'angelo dopo vari colpi atterra il cherubin , dopo di chè sferrò un attacco nuovo

Alan: Luce della vita celeste

Le ali dell'aquarion si aprirono e due raggi brillanti colpirono il cherubin distruggendolo


In quel preciso istante Toma apparve difronte l'aquarion

Toma: Avevo percpepito la tua aura ma mai avrei pensato che tu fossi di nuovo qui

Parlava all'aquarion ma rivolto all'element di testa


Jerome: Oh dio, un angelo

Tsugumi: Parla... ad Alan


Alan: Toma, quanto tempo

GLi parlava con un tono malinconico e un pò dolce

Silvia: Come sarebbe

Pierre: Che succede, lo conosci?


Toma: Adesso sei dalla loro part e?

Alan: Purtroppo...non sono più quello di allora

Toma: Sono molto deludo... mio caro Ermedenes

Alan: Ermedenes...un nome che non sentivo...da tempo...tuttavia sai che quello deluso devo essere io

Toma lo fissa con occhi di sfida, i due parlano tra loro e nessuno riesce a capire nulla


Silvia: Si può sapere chi sei?

Silvia gli si avvicina e gli ordina di dirglielo

Alan: uhmpf...non sei cambiata proprio ....Celiane

Silvia: ma...

Alan: Forte e determinata ma dolce e sensuale quando serve, tu... una creatura diversa dalle altre che conquista uno degli

angeli migliori di Atlandia...per te lui ha ucciso i suoi simili... ammetto che forse qualcosa per te lo provai...Celiane..

Silvia: Come fai a sapere queste cose, parla

Toma: Ermedenes... puoi decidere di unirti a noi se vuoi...

Alan: Non sono più quello di allora, Toma... anche se i sentimenti sono rimasti

Toma: Sai che quella storia è ormai passata

Alan: per te... per me no....

Detto ciò Alan irradia una gran luce ed esce fisicamente dall'aquarion che resta unito

Pierre: ma cosa...

Silvia: non può essere....

Alan fluttua in aria davanti toma che lo guarda seriamente

In quel momento Alan sprigiona una luce dorata e il suo corpo cambia, il corpo diviene un poco più muscoloso, i lunghi

capelli biondi si allungano ulteriormente e diventato ispidi e rosso fuoco,flessuose e corpose ali crescono ai lati delle

ginocchia

Silvia: Che succede

Pierre: Stà cambiando

Alan si volta e Silvia si accorge che adesso sembra... Apollonius, quegli occhi era quelli di Apolonius e lì per lì crede

sia lui

Toma: Ermedenes...mai avrei pensato di rivedere quel volto anche se un pò diverso

Alan si volta di nuovo verso l'aquarion e Silvia lo vede in volto, sembra Apollonius ma più giovane e magro con una tunica

scura a corpirgli la spalla fin le ginocchia e le ali svettavano ampie vicino le gambe, l'espressione la colpì di più e si

sentì il cuore stringere

Sembra che Apollonius sia tornato ma lei di colpo ha delle visioni

Pierre: Quello è .... Apollonius

Silvia: Non è Apollonius...quello

Silvia rimane a fissare l'angelo davanti a lei e inizia a ricordare

Aveva lottato contro di lui, aveva cercato di convincerlo a passare dalla loro parte quando era Celiane

Reika: ma chi è Silvia

Silvia: lui è...Ermenedes...il fratello minore di Apollonius...

Il silenzio piombò d'appertutto, Toma e Alan intanto parlavano fra loro

Toma: Potrò mai sapere se tutto quello che è successo è dipeso...

Ermenedes: Da te.... Toma

Toma: Cosa?

Ermenedes: Se tu non avessi cambiato le cose... forse....adesso sareb be tutto come prima

Toma: Come ti permetti

Ermedenes: Mi permetto perchè...eravamo amanti, Toma...posso farlo
sorridendo sfacciatamente

Toma: Guardandoti soffro due volte, per quello che rappresenti e la fine di ciò

Ermedenes: Sono qui di fronte a te eppure... tu pensi a lui...e non a me

Ci fù silenzio tra loro e nessuno degli altri parlava, ascoltavano soltanto

Ermedenes: Forse è per questo che Apollonius ti ha lasciato... Celiane lo amava più profondamente e il loro amore dura

ancora. Se lui ti avesse amato starebbe con te adesso. Invece sei riuscito a farti odiare

Toma si innervosisce e i suoi capelli divengono ali e sprigiona un'onda d'urto fortissima

Toma: Se cerchi di farmela pagare ti sbagli Ermedenes, eravamo amanti ma poi... conobbi Apollonius, tuo fratello

maggiore...e lo amai più di me stesso

Ermedenes: Abbandonando me
con una rabbia così scura da far divenire il cielo nuvoloso


20. Capitolo "Futuro già morto"

Ermedenes: Allora fui così stupido da combattere ancora al tuo fianco ignorando il mio stesso

fratello

Ermenes si avvicina all'aquarion e a Silvia

Ermenedes: Questa volta... aiuterò lei a salvare la razza umana

Toma perde la pasienza e inizia a gridare

Toma: Come puoi tradire i tuoi simili?

Ermedenes inizia a ridere di gusto e si rivolge a Silvia

Ermedenes: Celiane, mia cara. Sò che tu amavi profondamente mio fratello ma vorrei che tu non

piangessi più e che rimanessi al mio fianco.Ormai non sarà che vermi.

Silvia: Tu hai ucciso Apollo, come puoi...

Ermenedes: La sua anima, Celiane, non può morire. Come tu ed io siamo rinati lui lo farà

ancora

Silvia: Come osi...

Silvia cerca di colpirlo con un braccio ma Ermenedes riesce a scansarlo

Ermenedes: Mia principessa, prima mi avevate detto che sareste venuta. Ora cambiate idea?

Silvia: Non provarci, tu vorresti che io dimenticassi Apollo?

Ermenedes: Non potrete mai farlo, tuttavia... può darsi che il vostro dolore svanisca con me

Toma: Così TU hai ucciso il mio adorato Apollonius

TOma rimase sorpreso, aveva percepito la sua morte ma non credeva per mano del fratello e ora

si sente morire. Una lacrima scese lungo la sua guancia destra

Toma: Apollonius... mio adorato

Otoha comparve in quel momento e accarezzando le sue piume emise un canto dolce e malinconico

Toma: Otoha, saluta Apollonius con tutto il dolore che riesci a trasmettere

La creatura tornò a intonare il canto e una desolazione di morte comparve sulla terra. Ogni

cosa perdeva la vita

Silvia: CHe fai

TOma: Lurida umana, tu mi hai portato via il mio amato e io... mi porto via tutto quanto

Avvicinandosi al portale che lo avrebbe riportato ad Atlantide

Pierre: Alan... o come cavolo ti chiami... puoi tornare così salviamo la terra?
alquanto scocciato

Ermenedes: AHAHAHAAHAHAH, anche se io ritorni al comando... non potrete sconfiggere TOma o

avviare la sacra genesi. Un cherubin si ma per il resto...
tornando a ridere

Silvia: perchè no, Ermenedes dillo

Ermenedes: Perchè io sono un angelo ma... diversamente da quello che pensate non sono tanto

potente come credete

Sophia: Per quale motivo

Fudo: Perchè Apollonius era uno dei cosiddetti guerrieri celesti, angeli che fin dalla nascita

mostravano capacità superiori nel combattimento e nella magia. Erano gli "INVINCIBILI"

Jerome: Gli invincibili?

Rena: Soltanto l'aquarion o creature maestre, ossia angeli anziani celesti, potevano ucciderli

inquanto erano a conoscenza di tutti i misteri dell'universo e della magia più potente

Fudo: Lui era un predestinato. Insieme a Toma, che lo è anche lui, aveva il controllo ad

Atlantide. In poche parole... era uno dei signori , come lo diremmo qui

REika: Quindi... come lei comandante?

Fudo: Si, anche se con maggior potere. Quando tradì tutti, il potere prima appartenutogli non

è mai stato assegnato a nessuno e adesso solo Toma e la ristretta cerchia di Patriarchi

regnano su atlandia

Sophia: Ma... Alan che ruolo ha in tutto questo? Prima l'aquarion rispondeva ai suoi comandi

Fudo: perchè è un angelo. MA non è in grado di far evolvere l'aquarion per effettuare la nuova

genesi. L'aquarion risponde appieno solo ai guerrieri celesti ed è per questo che Apollonius

riuscì a portarselo via.

Jun Kun: Vuole dire... che lui aveva l'aquarion perchè era uno dei pochi ad avere potere su di

lui?

Fudo: Potrebbe essere esatto ma diciamo che l'aquarion sfrutta il potere dei piloti per

accrescere il suo potere. Per poter sfruttare la sua potenza ha bisogno di ali di angelo ma

non di angeli qualunque

Sophia: E Alan è...

Fudo: Un angelo qualunque. 12000 anni fà lui e Toma erano amanti ma quanto Toma stesso e

Apollonius vennero nominati custodi di Atlantide, ai due fu ordinato di creare la progenie.

Dovevano far nascere altri guerrieri celesti per custodire e proteggere Atlantia

Silvia: Ma Toma da solo non poteva far nulla. Però...perchè hai ucciso Apollo se era tuo

fratello
rivolgendosi all'angelo

Ermenedes: Oh, Celiane. Perchè lui ha sempre avuto tutto. Era un guerriero celeste,uno dei

pochi che nascono nei secoli, aveva preso il mio amante, si era invaghito dell'umana che io

trovai sotto l'albero della vita e che volevo io.

Silvia: Quella volta tu non dovevi essere là, non è così?

Ermenedes: Si è vero. Volevo riconquistare Toma ma... con te o senza di te... lui non mi

avrebbe amato lo stesso.Ma Apollonius... mi ha tolto le creature che amavo,Toma e te...Celiane

Silvia: Solo per questo?

Ermenedes: TI sembra poco?
urlando mentre l'eco rimbombava attorno a loro

Ermenedes emanava negatività e Toma dal canto suo voleva ucciderlo per quello che aveva fatto

secoli prima e pochi giorni addietro

Tuttavia lui non era in grado di farlo anche se un guerriero celeste. SE nello scontro fosse

morto nessun guardiano avrebbe protetto Atlandia

Ermenedes era più potente di 12000 anni prima e uno scontro diretto lo avrebbe messo in

ginocchio , senza contare la presenza dell'aquarion

Silvia: Ermenedes ascoltami

Ermendes si calmò e si avvicinò a Silvia

Silvia: IO... prometto di seguirti ovunque tu vorrai... ma per favore aiutaci...

Ermenedes rimase, con gli occhi chiusi, a pernsare. Cercava di capire se la proposta fosse

conveniente

Silvia: Ti chiedo solo... di attendere la sepoltura di Apollo

Ermenedes: VA bene. Cercherò di salvare la terra. Tu però devi mantenere la parola

Pierre: Silvia no

Sirius: Silvia, non fare sciocchezze

Silvia: Giuro
mordendosi le labbra, sapendo di fare una sciocchezza per il suo futuro

Ermenedes tornò al comando dell'aquarion e Toma chiamò un cherubin mentre tornava ad Atlandia

Ermenedes: Ci vorrà solo un minuto, Celiane. D'ora in poi ti chiamerai di nuovo così

Il cherubin fù sconfitto ma da adesso Silvia diverrà la moglie di Alan

Non appena il cherubin scomparve, Silvia pianse in silenzio e pregò affinchè almeno l'anima di

Apollo fosse felice

Silvia: Apollo, sii felice per me

I poteri del canto di Otoha svanirono e le piante e gli animali tornarono in vita, ma il cuore

di Silvia stava appassendo.

Stava mrendo gìa in giorno in cui Apollo perse la vita.

Per mano del fratello.

21. Capitolo "Le ali del sole risplendono"

Mezzogiorno

Il giardino è pieno di element in lutto, passeggiano fra i roseti attendendo l'arrivo della bara.

Nonostante lui avesse salvato la terra, Alan viene scortato da guardie armate . E' tornato in forma umana e sembra non aver

nessn problema a farsi vedere

Paul: Guardatelo, viene pure al funerale del fratello. Io mi sarei vergonato

Sarah: In fondo è il fratello

Matthia: questo pomeriggio porterà via Silvia De Alisia.Poverina

Paul: Già, liberandoci tutti


Dopo poco arrivò un corteo di guardie e Fudo, Sophia e Jerom aprivano la cerimonia

Fudo: Oggi tutti siamo qui per salutare un'ultima volta Apollo

Silvia e Sirius arrivarono in quel momento mentre tutti si voltarono a guardarli, un silenzio tombale echeggiò nell'aria e i

due fratelli si sentivano un pò osservati

Silvia: La prego comandante, continui

Fudo: Bene, come dicevo saluteremo Apollo affinchè possa riposare in eterno

Con un cenno della mano indirizzò l'attenzione sulla bara che arrivò in quel momento, quattro element la portavano a spalla

Lo deposero su un piedistallo inclinato così che tutt potessero vederlo. Era disteso su un letto di f iori e la sua

espressione sembrava iinaturale, serie e composta allo stesso tempo

Silvia inizia a piangere, affogando nella disperazione e Alan le si avvicina

Alan: Celiane ti prego, ci sono io adesso

Sirius: Si prenda cura di lei, Alan

Alan: Certo Sirius, lo farò

Silvia cerca d calmarsi ma alla vista di Apollo torna a piangere

In fila tutti gli element salutano il ragazzo sinceramente commossi, Sophia si asciugava le lacrime e Jerome sembrav a

triste

Alan e Silvia sono gli ultimi a salutarlo, Alan gli parla brevemente

Alan: Addio fratello, è stato un piacere rivederti.Puoi dormire tranquillo perchè a quello che hai lasciato penso io

Silvia rimase ad ascoltare e rimase pietrificata. Alan era determinato a prendersi tutto quello che Apollo aveva senza

pensare allle conseguenze

Ormai lei non ha speranza di nulla, ha giurato di seguirlo se abbatteva il cherubin e adesso deve mentenere la promessa.

Per tutta la notte aveva di nuovo pensato di seguire Apollo, ma poi aveva pensato al fratello a all'umanità

Se lei se ne sarebbe andata Alan avrebbe potuto distruggere la Deava e chissà cos' altro .

Decise di non guardare nessuno e aspettare il momento della partenza, aspettare. LEi voleva partire subito, invece doveva

dannarsi per tutto il tempo, credendolo un'eternità

Alan le mise un braccio attorno al collo cercando di non farle ricordare il fratello

Alan: ti prego Celiane, sìì felice perchè io ti voglio con tutto me stesso. Lo sò, non sarà come l'amore di Apollonius ma se

ti fà star meglio, con te riprenderò le sembianze da angelo

Silvia fà finta di esserne felice e annuisce di controvoglia.

Alan: Domani ci sposeremo e diverremo i regnanti di Noram.

Questa votla Silvia non ascolta, è troppo presa a pensare ai momenti felici con Apollo

Fudo: Adesso seppelliremo Apollo in questo angolo di giardino, così potremo ricordarlo sempre.

I ragazzi ripresero di nuovo la bara , ancora senza coperchio , e av anzarono verso la fossa con passo lento e misurato

Un ragazzo di davanti inciampa e scivola a terra facendo sbattere la bara a terra

Tutti corsero a vedere se tutto fosse a posto, aiutarono il ragazzo e i quattro ripresero ad avanzare.

Arrivati, posizionarono la bara sull meccanismo per calare la bara nella fossa e Fudo ne approfittò per fare un discorso

Fudo: D'ora in poi combatteremo per la salvezza del mondo e ogni nostra vittoria la dedicheremo a lui

Si levano pianti e singhiozzi e Silvia si avvicina e posa un fiore fra le mani di Apollo

Silvia: Ti amerò ora e sempre
bisbigliò

Alan le allunga un braccio e torna ad abbracciarla mentre lei piangevai in silenzio

Ma mentre stavano per chiudere, due mani sbucarono da dentro la bara e si alzò Apollo boccheggiante per la mancanza di

ossigeno nei polmoni

Tutti urlarono per lo spavento, Fudo corse verso di lui con Sophia, Silvia sorrise felice e cercò di andare da lui ma Alan

le tenne il braccio

Alan: non andrai

Apollo fu disteso a terra e piano piano riprendeva i sensi, tutti si ammassarono attorno a lui per vederlo

Apollo: Cosa è successo...

Fudo: Tranquillo, ora và tutto bene

Apollo: Dove cazzo è Ermenedes

Sophia: Come fai a....

Apollo si alza in piedi ancora barcollante e si guarda attorno

Alan trascina via Silvia per un braccia e scappa via

Apollo: Ermenedes

Apollocorre a inseguirlo e Alan si ferma

Alan: Dannato, fratello. Credevo di averti ucciso

Fudo: Lui è un guerriero celeste, le armi dei comuni mortali non possono ucciderlo. Dovresti saperlo

Alan: maledizione

Stringe Silvia a sè e ordina al fratello di lasciarlo andare via con lei

Apollo: Tu non mi porterai via Silvia

Silvia: Basta, lasciami

Alan: Se non può essere mia non sarà neanche tua

Apollo perde la pasienza e infuriandosi si trasforma

Enormi ali rosse crescono sulla sua schiena, i capelli si infoltiscono e diviene un adulto muscoloso

La bellezza di quell'angelo oscurava anche le rose e Sirius se ne accorse

Silvia: Apollonius...

Apollonius: Mia adorata Celiane
sorridendole pacatamnete

Sophia: Allora Apollo è ... davvero Apollonius

Silvia si rende conto che adesso conosce la verità. era innamorata della vera reincarnazione del suo amante del passato

Sulvsuo volto si dipinge la felicità

Diviene Apollonius sotto gli occhi di tutt i e Alan diviene Ermenedes lasciando Silvia

Apollonius: Questa volta siamo solo io e te, fratello

Ermenedes: i nostri corpi hanno mantenuto la forma di angeli ma non credo che questo sia un bene. SAremmo due uccelli in

gabbia

Apollonius: perchè

Ma Ermenedes attacca Apollonius e inizano a scontrarsi in aria sopra le teste di tutti i presenti mentre i loro colpi

generavano onde d'urto che facevano volare via tutto

Le loro ali sprigionavano luce su tutta la t erra come se ci fosse il sole forte

Sirius: Cotanta bellezza...ad opera di angeli oscuri

Fudo: Adesso, le ali del sole risplendono. L'eroe di Atlandia... veglierà su noi mortali

22. Capitolo "La liberazione (forse)"

Ermendes vuole eliminare il fratello per poter governare sulla terra, sa secoli.

Vuole che gli uomini lo trattino come un Dio e che o TOma o Celiane gli stiano accanto.

12000 anni prima, Apollonius aveva avuto la fortuna di nascere come guerriero celeste,avere il

potere su Atlandia, il suo amante, poi la donna umana di cui si era invaghido e per finire la

gloria eterna come l' eroe di Atlandia.

Per lui, reincarnatosi, era troppo. Anche nella seconda vita si ritrova a dover lottare per

domostrare di essere il migliore.

Ma l'aura del fratello, che si era risvegliato, gli fece capire che doveva muoversi questa

volta.

Il giorno che Apollo incontrò Silvia e Pierre, l'anima di ali del sole si era ridestata dal

sonno e si era percepita ovunque.

Quel giorno Ermenedes riprovò odio per lui e per Toma che si ridestò poco dopo.


Il combattimento è serrato, entrambi lottano con le mani, pugni, piedi, gambe e tutti sono

con il naso all'insù

Silvia vedendo la scena ricorda il giorno in cui Toma e lei, come Celiane, lottarono e lei non

riuscì a tenergli testa, e venne in suo soccorno Apollonius

Quella volta lei si sentì per la seconda volta impotente. sia quando invece di salvarlo

Apollonius si strappò le ali per salvare lei, sia in quel momento.

Lei, un'umana che tenta di contrastare un angelo

I due fratelli si fermano di colpo e rimangono a librare in aria

Jerome: Che succede

Fudo: Stà arrivando

Si materializzò Toma che avvertendo l'aura di Apollonius era venuto per accertarsene

Toma: Apollonius, mio amato

Apollonius: Ci mancavi solo tu

Ermenedes: Senti, non hai un altro angelo a cui rompere? Abbiamo da risolvere una disputa da

12000 annni

Toma: Cosa? Io mi preoccupo e voi fate così?

Silvia: Sempre in mezzo come la morte

Toma: Zitta, lurida senz'ali


Pierre: Ora litigano? Quello non è più un triangolo amoroso, ma un quadrato amoroso

Cloe: Già, che indecenza comportarsi così

Pierre: Non hanno rispetto fra loro. ALLORA, A QUANDO IL BACIO?
gridando ai quattro

Apollonius,Ermenedes,Toma,Silvia: STà ZITTO, BABBEO

Pierre: Ma che ho detto
quasi in lacrime

Cloe: Bè non è certo cosa da dire così, questa

Pierre: Allora và bene se ti dico all'orecchio... che vorrei baciarti?
bisbigliandole all'orecchio

Cloe: Se...sempre il solito
divenendo imbronciata e rossa

Pierre: Non a tutte dico che le bacio

Cloe: si, come no

Pierre: avanti fammi le fusa

Sirius: MA la volete finire?

Pierre, Cloe: a parlato l'insensibile
si accorgono di averlo detto insieme e si mettono a ridere

Sirius: Eh?...cosa?


Toma: Apollonius, ritorna con me

Ermenedes: Bè, almeno spulcia le ali a te. A me faceva schifo

Apollonius: E piantala. Lo sò perfettamente che è peggio della melassa

Silvia: Scocciatore incallito, se vuoi ti indico un sito per trovare l'anima gemella

Toma: Insolente, la mia anima gemella è lui
indicando Apollonius

Apollonius: Ma lo vuoi capire che me ne può fregar de meno di te?

Ermenedes: BAtti il cinque fratello

Apollonius: Non mi fare arrabbiare, e tu stai lontano. Devo regolare i conti con lui
rivolgendosi prima ad Ermenedes e poi a Toma

Toma: Farò il tifo per te, amore mio
armandosi si manona di gommapiuma, trombetta da stadio, bandierina con scritto "Apollonius"

Toma: VAi, mio amore. Spiumalo

Tutti i presenti rimasero senza parole per la deficienza di quella creatura

Reika: Quando si dice che l'amore può rendere scemi

Sirius: Allora io sono uno scemo... se mi sono innamorato di te

REika: Si ma... tu sei il MIO scemo...principe

Sirius: Allora và meglio, mia cara...sfigata...
sorridendo tipo monello

Tutti si voltarono per guardarlo perchè era strano sentirgli dire sfigata e per la risata

Pierre: Allora è un essere normale

Sirius stava per sfoderare la spada ma Reika lo fermò

Cloe: Ci penso io a tenergli la bocca chiusa
e gli molla un bacio che lo fà svenire

Clore: Però...
e gli si butta di sopra per ribaciarlo mentre lui urla dalla felicità

Sirius: (Allora è così che si fà)
pensando


Apollonius ed Ermenedes sono scioccati, Toma assiste alla scena asciugandosi la lacrimuccia

con il fazzoletto

Toma: Troppo bello...che teneri...avanti con quella lingua...

Apollonius si schiaffeggia per la depressione, Ermenedes prende una pillola per non vomitare

Apollonius: Senti, fratello. Che ne dici di vivere insieme? In fondo...quì vivresti da re

Ermenedes: Fratello... io già lo sono. Però ... non mi dispiace l'idea. Forse al tuo fianco mi

noteranno

Apollonius: per... cè un problema
indicando Toma che sgranocchiava pop corn mentre guardava Cloe e Pierre

I due fratelli si fecero segno di intesa

Ermenedes: Credo che per distruggerlo ci voglia... l'aquarion

Apollonius: VAi tu, così avrai il tuo momento di gloria

Ermenedes accetta e si prepara

Apollonius plana verso Silvia e le si ferma davanti, lui era enorme rispetto a Silvia che è

troppo bassa

Apollonius: Ciao, Celiane. Finalmente la terra sarà salva

Silvia: MA lui...

Apollonius: Che lo usi pure. Ricordi cosa successe a noi per usarlo?
con un sorrisino beffardo

I due risero divertiti

Silvia: Finalmente ce ne liberiamo

Apollonius: Vivendo felici finalmente
annuendo.


23. Capitolo "La sacra genesi"

Ermenedes: Avrò bisogno di qualcun alro però

Apollonius: Chi vuole salvare il mondo?

Tutti rimasero in silenzio, volevano vedere prima chi avrebbe accettato

Ermenedes: Ma insomma, solo io ho coraggio?
con una mossa tipo John Travolta

Pierre: Forse, non tutti sono scemi come a lui

Cloe: Zitto
baciandolo di nuovo


Toma a quael punto capisce l'inghippo e si infuria, i capelli si trasformano in ali e chiama a sè decine di cherubin

Toma: Mi volete uccidere, non è così?

Apollonius: Come lo hai capito

Toma: IO ti amo più della mia stessa vita, lo vuoi capire?

Apollonius: E perchè non muori allora? Mi rendi felice

Toma rimase sorpreso, Apollonius che gli diceva cosa lo rendesse felice

Toma: Farò qualsiasi cosa per te

Apollonius guardò Silvia e lei annuì

Apollonius: SAli sull'aquarion con mio fratello

Toma gli avvicina e gli prende le mani

Apollonius: Se tu sei felice allora lo sono anche io, vado per te

Silvia: Bravo e magari mandaci una cartolina postale


Ermenedes: Si ma ne manca uno

Tutti rimasero a guardarsi

Nessuno osava parlare ma si guardavano a vicenda lanciando sfrecciate tra loro


Silvia: Forse io ho la soluzione

Corse più che poteva alla Deava e dopo mezz'ora uscì con una cosa in mano

Apollonius: LA piuma nell'ambra?

Silvia: Dovrebbe funzionare no?

Toma: Il suo potere è enorme, dalla a noi

Silvia diede ai due angeli la piuma e loro salirono sull'aquarion



Ermenedes: Mi sento potente qui dentro

Toma: Si ma... cosè questo odore?

Pierre: OOopppppssssss....sarà lo stufato di fagioli di mia madre...lo aveva spedito una settimana scorsa ma mi è arrivato

solo ieri...ahem.. .

Cloe: E lo ha mangiato?

Pierre: SAi come...lostufato della mamma è sempre lo stufato della mamma

A Tutti venne la nausea e Toma dovette aprire il boccaporto d'entrata per respirare


Apollonius: Tutto a posto?

Ermenedes: Trema fratello, perchè adesso tutti si ricorderanno di me e tu sarai dimenticato AHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHA

Apollonius: sbrigati ad andare


Tutti si ammassarono davanti l'aquarion per salutarli, coriandoli e nastrini venivano tirati e tutti salutavano i probabili

salvatori dell'umanità

Ermenedes: Vi chiedo solo di scrivermi sui libri e farmi una statua, magari una festa annuale e un fun club se possibile

Sirius: Cè altro?

Ermenedes: Poi chiederei troppo

Sirius: Ah!!!

Otoha appare in quell'istante e prega Toma di non andare

Toma: Zittà quattrocchi, Apollonius sarà felice se faccio questo

Otoha: Che deficiente


L'aquarion evolve per prepararsi alla sacra genesi e si alza in volo

Una luce dorata avvolge la terra e la vita rinasce in ogni luogo

Apollonius viene investito anch'egli e ritorna Apollo

Silvia si volta e lo abbraccia felice, finalmente era tornato

Apollo: Ciao, fessa. Cè una cosa che non ti ho ancora detto

Silvia: Anche io ho una cosa da dirti

Apollo-Silvia: Ti amo

Si guardarono negli occhi per poi scambiarsi un caldo e appassionato bacio mentre Sirius era tenuto da tutti

L'aquarion intanto , con le sue dorate ali, scomparve nel cielo mentre l'albero della vita rifioriva e concimava la terra

con i suoi semi

Reika: Sirius calmati, infondo anche io sono una plebea

Sirius si calmò e guardandola si rese conto di quanto fosse assurdo. Lui stesso aveva provato amore per una non nobile

Sirius: Silvia....Sìì felice con lui

Silvlia: Oh, fratello. Grazie
abbracciando Apollo e baciandolo

Pierre: Però che asino quell'angelo. Speriamo di non vederlo più

Cloe: Perchè il fratello di Apollonius no? Più egocentrico di lui...

I due si guardarono per poi baciarsi ancora

Sophia: Avremo tutti felici da adesso

Jerome: Già. Ah!!, che bello l'amore
alquanto commosso

Sophia: MA il comandante?




Nel suo ufficio Fudo faceva una telefonata

Fudo: Si, vorrei parlare con il Re De Noram

Re: Pronto?

Fudo: Ciao sono io

Re: Oh, fratellone. Come và?

Fudo: Tutto bene, ma quel deficiente di tuo figlio ha appena avviato la sacra genesi

Re: Se ne è andato? SSìììììììììììììììììì Guardie presto....preparate una festa colossale

Fudo: Però che entusiasmo

Re: Finalmente quel lagnoso egocentico se nè è andato, non ne potevamo più delle sue manie di protagonismo. Così il regno è

salvoooooo .....Yaaaaahhooooaaaaa

Dopo una piccola pausa

Re: Ehi fratello, vieni anche tu, faremo la rimpatriata di angeli. Apollonius non viene stasera?

Fudo: Credo che debba riprendere i contatti con Celiane. E sai che sarà un pò lungo

RE: Digli di darsi da fare. Voglio vedere degli angioletti svolazzanti

Fudo fece tuonare una risata colossale

Fudo: non mancherà molto. Credo che già da stasera ce ne sia qualcuno in cantiere


Fudo: Così mi tocca soltato stare attento ai figli di Apollonius...si ricomincia come 12000 anni fà
chiudendo il telefono


PS:
Scusate ma mi avevano chiesto di inserire qualcosa per avere nell'ultimo capitolo gli Apollini (i figli di Apollo)

Ecco l'ultimo capitolo

24. Capitolo "Aquarion Extra"

Fudo secoli prima era il migliore amico di Apollonius, la loro amicizia era così profonda che gli

affidò Celiane e i figli quando andava ad Atlandia per lottare

Adesso che la terra è salva e quel malato di Toma se ne è andato doveva prendersi cura di

Apollonius e della sua nuova famiglia

Ora era Apollo, ma non avevndo conosciuto la civiltà vera non riuscirebbe a farsi una famiglia e

a occuparsenen in modo decente

Fudo: Quell'uomo mi fà vedere i sorci verdi da secoli. Ma quando imparerà che la lotta non è

tuttoLa sera Silvia e Apollo...diciamo tubavano...accoccolati stretti stretti...sui tetti dei

tormitori

Silvia e Apollo si scambiavano carezze ed effusioni che prima mai avrebbero fatto

Dun tratto Apolo si ferma e osserva Silvia
Apollo: Ti ho amato per il tempo necessario 12000 anni fà, ti ho cercato per 12000q nii, e ancora

mi innamorerò di te per altri 1000 0 100000c di anni

Silvia: Continuerò ad averti nel cuore, e mai ci sarà un inferno per me. Perchè saprò sempre che

tu ed io ci rivedremo

Apollo: la nostra non è una promessa d'amore. Ma un giuramento, ti amerò finche la mia anima

esisterà

Silvia: E finchè l'amore continuerà ad esistere su questa terra

Una bellissima mattina di 8 anni dopo

I giardini della Deava esplodevano di fiori profumati e risate felici, era pieno di persone e

bambini

Fudo: BAmbini, venite è l'ora del racconto

Ukas: Si, zio fudo.

Lilas: Arriviamo

Pierre II: Sìììì, aspettami LIlas..
inseguendo la bambina

Alisia: Stiamo per giungere anche noi
con movenze da snob

DArioulis: Però...non cose paurose

Fudo: Avanti venite

Silvia esce dalla Deava con late e biscotti per tutti i bambini ma fà un passo indietro perchè

Apollo stava per agguantarne alcuni

Silvia: Ti ho forse detto di mangiare?
mollandogli un calcio in faccia

Silvia era molto più alta, snella e bella ma il caratterino non era cambiato

Apollo: Fessaccia...che doloooreeee

Apollo invece era molto più muscoloso di prima ma non quanto Apollonius ma per

bellezza...entrambi erano ... il sole!!

lilas: Papino che ti è successo
Lilas era la figlia di 7 anni di Apollo e Silvia, bella e dolce, ha capelli lungi rossi come il

padre e gli occhi di Silvia ma diversamente da lei... è educata e gentile

Ukas: Sempre la solita...mamma
quasi a rimproverare la madre

Ukas è il gemello di Lilas, biondo e con occhi color ambra molto intensa, ha preso il

"caratterino" della mamma

Silvia: Tu zitto o le prendi


Surius e Reika sono seduto poco distante da loro e ridono alla scena

Non sono cambiati molto, Reika ha capelli più lunghi e veste più elegante ma è rimasta la stessa;

Sirius si è tagliato i capelli e sembra più fiero e nobile rispetto ad anni addietro

DArioulis: Padre...posso mangiarli i biscotti vero? Non mi resteranno in gola e mi

strozzeranno...

Sirius: No, puoi mangiarli. Non essere pessimista come tua madre

DArioulis: Scusa

DArioulis è il figlio maggiore di Reika e Sirius ed è la versione maschile di Reika, da Sirius

non ha preso nulla

Alisia: Sempre il solito fifone, combinaguai, maldestro...

Sirius: Alisia...più rispetto verso tuo fratello... è più grande di te

DArioulis fà la linguaccia alla sorella ma lei gli molla una gomitata nello stomaco

Sirius: Sembra sempre più Silvia... che tutte le De Alisia siano così?
Vedendo la somiglianza della bambina con Silvia, bella, bionda, occhi azzurri ma con il fare del papà


Pierre intanto arriva palleggiando mentre Cloe lo apostrofa sul fatto che può essere pericoloso

per Pierre II

Pierre: ma cara, non muore mica

Cloe: Lui farà altro, Sirius ha detto gli insegnerà a tirar di spada

A Pierre cade il pallone a terra e sconvolto si incavola

Pierre: Ma non è peggio la spada?

Si creò una grande confusione e Fudo si alza disgustato e , mentre tutti litigano e nessuno lo

calcosa, và a farsi un giro

Fudo: Credevo che fosse meglio badare ai bambini, ma mi sà che mi tocca badare ai genitori

Spero vi sia piaciuta
 
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Silvia91
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 12:30




AHAHAHAHAHAHAHAHHA!!!!! oddio ke ridere!!! troppo forte la scena cn toma ke fa il tifo x apollonius!!! cmq è molto beeeeella!!!!!! complimenti!!! e mjo csì ke apollo nn è morto!!! fiuuu sospiro di sollievo!
 
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hiroko-chan
CAT_IMG Posted on 27/7/2006, 17:32




che bella^^celiane seiun mito^^
 
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_Celiane_
CAT_IMG Posted on 18/8/2006, 19:29




Grazie

Per me questa ff significa molto, lho scritta in due momenti diversi. Difatti l'nizio è più tragico e serio, mentre la fine è più solare e divertente

La dedico al mio migliore amico che per ora ha un pò di problemi.

Nico mio, un bacione e che tutto si aggiusti
 
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sangokirara
CAT_IMG Posted on 27/7/2007, 17:49




Celiane, sei stata bravissima. All' inizio ho pianto :piango: per la morte di Apollo, ma per fortuna è finita bene. Poi il finale è stato super, per poco nn morivo dal ridere :ahahaha: . Mi è piaciuta 1 kasino
 
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24 replies since 24/7/2006, 21:12   552 views
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