| 8. Capitolo "Mancanza"
Sirius si trova a sorseggiare un thè sotto il portico del giardino, mentre gli altri element passeggiano spensierati.
E' solo al tavolo, quando una persona occupa la sedia vuota al fianco a quella di lui
Sirius le sorride ma poi torna a sorseggiare il suo thè
Reika: Sirius, non sei preoccupato per Silvia?
Sirius: Di cosa dovrei preoccuparmi?
Reika: Bè...forse quell'Alan invita spesso Silvia a passeggiate, pic nic.......rimane fuori per molte ore e credo...
Sirius: Non preoccuparti, Reika. Mia sorella è in buone mani. Alan De noram è un appartenente alla casata dei regnanti più
potenti dopo la nostra.....
Reika: Non intendevo questo. Sirius, non vorrei che Silvia possa pentirsi di qualcosa
Sirius solleva lo sguardo osservando le rose che lui stesso aveva curato poco prima, rimane a riflettere senza pronunciare
una parola
Reika: Sirius, se lui volesse sposarla.....che faresti?
A quella frase Sirius si volta ad osservarla, sperava che lei lo chiedesse
Sirius: Sarei molto, molto orgoglioso di ciò. In fondo Silvia è una principessa ed è ciò che dovrebbe fare invece....di
stare dietro ad un animale di fogna
Disse nervoso, mentre avvicinava il bordo della tazza alle labbra
Reika capisce che Sirius tiene molto alla eventuale decisione che Silvia prenderà quando Alan si dichiarerà.
Tuttavia conosce Silvia quanto basta per capire che lei in realtà cerca di essere all'altezza del più nobile fratello, ma in
realtà lei non somiglia a Sirius
Lei segue più i suoi sentimenti e cerca di vivere felice nonostante le disgrazie avvenute nelle sue due vite, come Celiane e
come Silvia De Alisia.
Rendere fiero Sirius è più importante per il momento che fare di testa propria perchè Sirius sarebbe capace di
disconoscerla, questo Silvia le aveva detto le poche volte che si erano rivolte la parola. Per lei era t utta la sua
famiglia, Sirius, e perderlo significava soffrire di nuovo. Ancora.
Reika non aggiuge nulla, Sirius è troppo impegnato a organizzare le giornate alla sorella per fare discussioni e poi capisce
che in fondo ancora non è nella posizione criticarlo.
Lei e Sirius erano amici ma ancora non erano andati più di così
Sirius in quel momento pensa a quando Alan possa decidersi perchè Silvia possa riacquistare lo status di reale ed essere una
vera principessa a pieno titolo
Per sè stesso non aveva deciso, preferiva sistemare la sorella che, a detta di lui, potrebbe prendere decisioni poco consone
al suo rango
Reika, stufa di non essere ascoltata, si alza ma Sirius le stringe un polso per fermarla
Reika rimane ferma senza guardarlo credendo che volesse rimproverarla
Sirius: Perchè vai via, sono sempre qui per ascoltarti
Reika finalmente si siede nuovamente e girandosi verso di lui, gli accarezza una guancia
Reika: Però per il momento sei preoccupato del futuro di Silvia
Sirius: Per te il tempo ci sarà sempre
Apollo è sempre in giro a bighellonare e cacciare come ogni giorno
Annusa l'aria cercando di c ogliere l'odore di qualche coniglio o altra succulenta preda
D'improvviso però si rende conto che un odore conosciuto pervade l'aria trasportato dal vento che giunge dalla base
In cuor suo vorrebbe correre verso quella direzione ma sà che ancora lei non gli ha parlato e preferisce non tornare
indietro
Quel giorno, mentre era nell'armadio, il suo cuore si spezzò non appena sentì il discorso di Sophia
Ad uccidere Baron erano stati gli angeli oscuri, e adesso scopre che Silvia è una di loro
Ancora adesso ripensa a quelle parole, deluso che silvia abbia preferito tacere proprio a lui
Il loro rapporto non era più di amicizia e lui lo aveva capito ma adesso non sà più cosa pensare, teme di essersi innamorato
del nemico
Poi però si rende conto che anche Apollonius si innamorò del nemico, Celiane, e che forse tutto si stava ripetendo
Ma l'angelo adesso è Silvia-Celiane e l'umano lui-Apollonius
I ruoli si erano invertiti ma la storia si ripete dall'inizio
Ma nonostante questi pensieri, Apollo si sente tradito da lei che poteva benissimo confidarsi
Apollo: Non avevi fiducia, forse? urla arrabbiato ad una ipotetica Silvia di fronte a lui
si comporta come se lei fosse lì
Apollo: Perchè non mi hai detto nulla, tu....con o senza ali....sei sempre la mia principessa fessa...
Gli occhi lasciano cadere piccole lacrime di sconforto, Apollo si cade seduto a terra per poi piangere sia per Baron che
per il dolore che prova
Sconsolato si reca al laghetto per scacciare questi pensieri, che lo tormentano
Alan chiede all'autista di partire mentre quest'ultimo sistema ancora i bagagli in auto
Alan: Perchè questi inservienti sono così lenti ad eseguire un ordine? Che nervosismo alquanto scocciato rivolto a Silvia che è seduta la suo fianco e che non segiuva il discorso
Silvia: Ah, vero. Sono impossibili cercando di non avere problemi
Alan: Mia dolce Silvia, sorridete perchè finalmente possiamo partire. Vi porterò a vedere le bellezze di questi luoghi.
SEMPRE CHE FINALMENTE PARTIAMO!!!! Urlando a squarciagola per farsi sentire dall'autista che ancora faticava con le borse rischiando di bucare un timpano di
Silvia
Finalmente partono e dalla decappottabile di 3 metri di lunghezza Silvia assiste ad un panorama mozzafiato che diventa
sempre più magnifico man mano che proseguono per il regno dei De Noram
Alan: Il mio regno si trova a parecchi kilometri da qui ma ne vale la pena. Vorrei che voi lo visitaste....perchè sarei
felice che voi possiate viverci un giorno.........
A quelle parole Silvia si pietrifica mentre Alan le dice che sarebbe un sogno per lui averla al suo fianco
Silvia abbozza un sorriso per non far brutta figura mentre cerca di tranquillizzarsi godendosi il panorama
Apollo, alla base, si crogiola al sole spaparanzato su un ramo di un bell' albero ombroso,difronte la finestra di Silvia
Non voleva mettersi lì ma qualcosa lo convinse a fa rlo
Si sentiva quasi impotente sapendo che lei si godeva la gita dello snob mentre lui si dannava osservando quella finestra
chiusa e pensando a quella stanza vuota che per lui è buia senza la luce di chi vi abita, Silvia
Il sole lentamente scivola oltre l'orizzonte mentre gli uccelli litigano con Apollo per i rami
Scocciato per loro e per tutto balza di siepe in siepe cercando animaletti
Una figura gli si avvicina
Fudo: Così per ora sei solo
Apollo: E con questo? cosa vuoi, vecchiaccio
Fudo: Forse dovevi importi di più. Il leone della farosta rimarrà il re solo se saprà imporsi sugli altri
Apollo inarca un sopracciglio senza capire nulla di quello che dice
Fudo: COn te è inutile parlare, però mi chiedo quanto saprai resistere senza di lei sorridendo beffardo verso di lui
Apollo: Le sembro morto?
Fudo: Non ancora. Quella ragazza farà sentire la sua mancanza. Soprattutto .....da cuore
Sparì non Appena Apollo si girò facendolo incavolare di brutto
Quando si accorse di essere solo, il suo sguardo corse verso la finestra sperando che si accendesse la luce ma non accadde e
lui, con il capo chino, si dirige verso le colline per riflettere
9. Capitolo "Il ritorno e la ...battaglia"
Raggi solari si ergono dall' orizzonte, tingendo di piccoli sprazzi dorati il cielo ancora
scuro.
Anche se impercettibilmente, il sole lentamente fà capolino nel cielo che si stà schiarendo,
portando il giorno sulla Deava e su Apollo.
E' rimasto tutta la notte sul ramo aspettando la luce accesa nella stanza, ma nulla.
Alla fine la stanchezza gli impose di pensare a lei in sogno, nel sogno di quel momento.
Lei, in un bellissimo abito bianco si appresta ad entrare in una chiesa enorme.
Al suo finaco vi è Sirius che la conduce all'altare, ma ecco che Apollo si vede fra la folla.
Urla a scuarciagola cercando di attirare la sua attenzione ma lei è felice, serena e con il
fratello continua ad avanzare.
Apollo si volta e vede.....Alan in una divisa militare che attende Silvia, al suo fianco
guardie armate proteggono il principe
Apollo scalpita, spinge, si butta in avanti cercando di afferrare Silvia e portarla via di lì
La sua mano le si avvicina, la sfiora, la tocca, lei si volta e gli sorride chiamadolo e
dicendogli perdono
Continua a chiedere perdono e Apollo le urla di seguirlo, di fuggire insieme mentre le guardie
li circondano e cercano di portare via Silvia.
Ma prima che lei gli tendesse la mano, Apollo si sveglia di colpo, svegliato dalla sua voce.
Silvia:Apollo!!!
Apollo apre gli ochhi di colpo, spaventato dal sogno che sembrava troppo reale e sente la voce
di lei rimbombargli nella testa
Silvia: Apolloooooo!!!
Silvia lo chiamava dalla sua finestra sporgendosi dal davanzale
Apollo si accorge che Silvia è tornata e balbettando la saluta
Apollo: Si...Si...Silvia....
Silvia: Si il mio nome è questo. Che brutta faccia, sembra che tu abbia visto un fantasma.
Silvia sembrava un pò seccata e permalosa e Apollo si chiede se lo è per la sua presenza sul
ramo,difronte la sua finestra, o per qualche altro motivo.
Portava i capelli sciolti e un accappatoio rosa le copriva il corpo e Apollo pensò subito che
forse è appena uscita dalla doccia
Le guance di lui si infiammano di colpo e Silvia, accortasi della cosa, gli chiede se stà
male.
Apollo: Ma noooooo, ecco....è il caldo.....con questo soleeeeeee.........
tirandosi la maglietta per cercare di convincerla mentre si sentiva "strano"
E' accaldato, ansima, scosse elettriche gli attraversano la schiena mentre perde la testa per
la ragazza che si stà sporgendo verso di lui con i capelli che le sfiorano la pelle e le
spalle rese nude dall'accappatoio che scivola
Resta immobile senza far nulla e Silvia prende male la cosa, si aspettava un'accoglienza
migliore visto che è appena tornata.
Silvia non capisce il comportamento di Apollo, sperava, voleva vederlo felice per il suo
ritorno e sentirgli dire qualcosa di carino
Ma nulla, inizia a pensare che forse Alan ha ragione quando dice che Apollo era e resterà
sempre un animale e che le buone maniere, la cavalleria, la gentilezza non sà cosa sono
Tuttavia lei ha conosciuto parti di Apollo che negano tutto questo ma adesso si chiede perchè
lui non mostra i suoi sentimenti essendo soli
Spazientita rientra e chiude le imposte mentre Apollo resta come un allocco a guardare la
finesta chiusa
Apollo: Ma cosa....mah!!! Non la capirò mai...........FESSA DI UNA PRINCIPESSA!!!
Scende dall'albero un pò irritato ma scivola a testa in giù quando Silvia si affaccia dalla
finestra urlando
Silvia: Chi è fessa? Guarda che scendo e te le suono agitando un pugno
Apollo si siede a terra ed esclama
Apollo: Che udito da pipistrello
Silvia: Coooosaaaaa??!!!????
I due iniziano a litigare violentemente
Lei urla e offende dalla finestra Apollo che si trova in giardino sotto la finestra
Tutti gli element si radunano attorno a loro senza che se ne accorgano e in silenzio ascoltano
i loro discorsi
Silvia: Sei un insensibile, animale ottuso, bestia puzzolente.....
Apollo: Fessa, brutta, senza eleganza, senza classe da snobb....
Silvia entra e gli tira un vaso che si frantuma vicino a lui, APollo raccoglie pigne trovate
per terra e gliele tira
I due continuano così per molto, tirando e ricevendo oggetti dall'altro
Intanto si era formato un semicerchio di persone che assistevano divertiti ma in silenzio la
scena
I due si accorgono del pubblico quando Alan parla ad alta voce verso tutti i presenti
Alan: CHE BELLA COPPIA!!! sI AMANO COSì TANTO CHE ESPRIMONO IL LORO AMORE ATTRAVERSO LA
DISTRUZIONE FISICA A SUON DI OGGETTI. i ROMEO E GIULIETTA DELL'AMORE CON IL BERNOCCOLO.
AAHAHAHAHAHAHHAHAAH
ridendo con la mano davanti la bocca
Apollo e Silvia restano a fissare la ressa davanti a loro che comprendeva anche Sophia e Fudo
Silvia teneva il telefono in mano pronto per essere lanciato ma ora lo tira dietro la di lei
sorridendo
Apollo lancia di lato le pigne sorridendo come un bambino cattivo
Silvia: Aehm..... scusate ma stavamo solo.......divertendoci......è divertente tirarsi le
cose....dovreste provare sorridendo falsamente per cercare di risolvere la situazione
Apollo saluta tutti e si dilegua velocemente osservato da tutti, poi gli sguardi dei presenti
si spostano su Silvia che impreca contro Apollo poi si volta e......
Silvia : Non è possibile!!!Quella bestiaccia
10. Capitolo "Dichiarazione e lacrime"
Silvia imbufalita come non mai, si aggira per la Deava con un alone di morte intorno a lei.
Tutti la evitano sentendo a pelle la negatività emanata dalla ragazza che vorrebbe sfogare un
certo "animale".
Si imbatte però in Cloe che la cercava da tutta la mattina e adesso la trascina in un angolo
per parlarle
Cloe: Non ti sembra di aver esagerato questa mattina?
Silvia inarca un sopracciglio alquanto scocciata della frase, vorrebbe chiederle perchè si
intromette
Silvia: Cloe....perchè mi parli di questo
Cloe: Perchè mi è sembrato indecente il tuo comportamento. Dar corda ad Apollo in quel
modo....anche se ho capito perchè.... sorridendo facendole l'occhiolino
Lì per lì Silvia non capisce a cosa lei si riferisce, e si chiede dove vuole andare a parare.
La ragazza timidamente inizia a farle delle domande che a Silvia sembrano troppo personali
Cloe: Allora...dimmelo...Quando vi sposate tu ed Alan? emozionata e rossa in viso
Silvia la fissa con due occhi stretti a fessura e inviperita si mette ad urlare contro Cloe
Silvia: MA TISEMBRA QUESTO IL MOMENTOOOOO!!!!????!!!! HO UNA BESTIA DA AMMAZZARE, LATRO CHE
MATRIMONIO E COSE DEL GENEREEEE!!!!
Se ne và quasi fumando dalle orecchie e sbuffando come una locomotiva mentre un cespuglio si
muove vicino Cloe
La ragazza per lo spavento cade a terra e si chiede cosa ci sia
D'un tratto sbuca Apollo che segue Silvia con lo sguardo ed esclama
Apollo: L'ho... scampata....potevo morire.....
Cloe si rialza e si posiziona d'innanzi a lui guardandolo seriosa
Apollo: Bè? che vuoi
Cloe: Ammettilo....lei ti piace!!! sogghignando
Apollo avvampò di colpo fino alla punta dei capelli (che prima erano già rossi ma ora erano
porpora)
Apollo: I..Io??...????MA CHE DICI!! PER QUELLA...FEEEESSSAAAAA!!!!???!?!?!
Cloe continuò a sghignazzare sempre più forte finchè non smise e fissò Apollo che...avvampò di
nuovo
Cloe: Vuoi che Silvia rimanga tua? E che Alan non possa....portarsela via?
Apollo rimase sorpreso a quelle parole e si chiese se possa lei aiutarlo
Apollo: Ma sei una strega?
Cloe si infuria
Cloe: NOO
Apollo: Una fattucchiera?
Cloe: NOOO
Apollo: La matrigna di Biancaneve?
Cloe: Noooo
Cloe si stà spazientendo e si sente il sangue pulsare nelle vene del collo
Apollo: Penelope di Matrix?
Cloe: NOOOOOOOO!!! E che cèntra lei ora!!!!
Apollo: CHe ne sò, ho solo chiesto. lei aiuta l'eroe del.....
Cloe si arrende e decide di lasciarlo al suo destino:
FINIRE FRA LE MANI DI SILVIA E PERDERE LA VITA.....SEMPRE CHE LUI NON CAMBI IDEA.....
Apollo suda e freddo e , immaginandosi la scena, si mette a correre per fermare la ragazza
Apollo: Ho deciso preferisco una stregoneria, pozione, formula magica, esorcismo...qualsiasi
cosa che una fattucchiera sappia fare và bene!!!!
Senza accorgersene si becca un pugno in testa dalla, si credeva, tranquilla Cloe
Cloe: Ma ti sembro una di quelle...donne???? Io sono più bella e intelligente di loro.....e
tutti i ragazzi mi corrono dietro muovindosi in modo sensuale
Apollo: Ma chi... Pierre? IO ho visto solo lui dietro la tua gonna con sarcasmo che però gli procurò un altro bernoccolo di 11 cm di lunghezza
Apollo: Ma sei matta?
Cloe: Vuoi il mio aiuto o no???
Apollo si sente in gabbia da quando ha pronunciato si, adesso vuole prepararsi la fossa per la
sua tomba
Cloe: Benissssimoooo!!! Allora vieni dopo cena nell'ala sud dell dormitorio. Cè una stanza che
non usa nessuno e noi ragazze la usiamo per casi particolari...come il tuo!!!
Osservandolo dalla testa ai piedi
Cloe: Il lavoro sarà tanto ma...sarai così irresistibile che...TUTTE e non solo lei...avrai
dietro pronte a tutto per te
Apollo: No, io voglio solo che Silvia non parta. Voglio far pagare a quello snob tutto quello
che mi ha fatto
Cloe: E.....il lavoro sarà lungo vedendo come era sporco, puzzolente e si muoveva da....animale
Alan segue Silvia che cerca Apollo
LEi sembra sputare fuoco per il nervosismo e Alan le si avvicina con ei fiori in mano
Alan: Mia dolce Silvia....vorrei esprimerti tutto quello che stò provando ma...non trovo le
parole....tuttavia io....TI AMO E VOGLIO VIVERE CON TE
Silvia pietrifica, si congela e si mummifica per il colpo
Alan: Non sai quanto sia felice per questo...mi dimostri che mi ami.....mio dolce fiore di
luce....stella della volta celeste che....
Silvia: Si, si, si....bellissimo però...non è un pò presto per queste cose?
Alan: No.Sirius, tuo fratello è d'accordo e adesso ti voglio al mio fianco...ma se vuoi
pensarci ti darò tre giorni...per poi rendermi felice
Le fà il baciamano e si allontana mentre i petali delle rose in mano a Silvia vengono
sfogliati e trasportati dal vento
Silvia si rende conto che quello che più temeva è arrivato, Sirius aveva convinto Alan a
sposarla perchè potesse riacquistare in pieno il suo titolo se non ampliarlo
Osserva i boccioli che restano ormai senza petali e si rende conto che lei diverrà
così....quei petali sono i giorni di felicità che volano via e lei dovrà decidere se
continuare a vivere così o diventare una sovrana accanto.... AD ALAN!!!!
Si accascia su un gradino della scalinata principale del dormitorio e chiude gli occhi per
assaporare la pace del luogo ma le vengono in mente le immagini.....di Apollo
Apre gli occhi spaventata perchè sà che non può più vederlo se sposa Alan
Le fronde degli alberi si muovo al passaggio dei soffi di vento, gli uccelli cinguettano
allegri svolazzando sopra di lei e adesso sente il vociare di element alcuni metri più in là
Silvia: Se me ne vado...tutto questo...nooooo. Non voglio. IO vivo bene qui.
Non voglio, ripeteva fra sè e sè e cercava di scacciare pensieri per lei orribili in quel
momento
Però Sirius che dirà quando lei non accetterà la proposta di Alan? Lo conosce e sà che si
arrabbierà molto fino a cancellarla dalla sua vita
Sirius è capace di ciò. La casata, il titolo, la nobiltà....Lui crede solo questo e ora.....
Silvia è nei guai in entrambe le scelte
Se decide di sposarsi non potrà più vedere nessuno nè Apollo
Se decide di restare non avrà più un fratello ma potrà stare con Apollo
Apoggia la testa sulle ginocchia e inizia a singhiozzare delusa e amareggiata per tutto
Silvia: Devo decidere ma...in ogni caso non potrò stare con Apollo....Mio fratello è più
importante.....ma quale è la scelta che devo fare? Mamma, papà...qualè......
L'aqua sgorga e gorgoglia giù dalla cascata fino al laghetto, muovendo dolcemente le ninfee e
le piante acquatiche che galleggiano sulla superficie che si increspa
Le racchie dondolano sulle ninfee mosse dal vento e dall'acqua che arriva a cascata e le
lucertole slinguettano cercando di catturare insettini
Il panorama che si presenta ad Apollo è da sogno che si trastulla al sole sgranocchiando un
ossicino di topo divorato poco prima
Si domanda cosa lei stà facendo adesso e se lo stà pensando, infondo lei per ora è attatta
dallo snobbetto presuntuoso e.......
SCaccia con la mano questi pensieri e si volta di lato come per dormire
Ma apre gli occhi e si ritrova davanti al prato di fiori bianchi e azzurri dove regalò a
Silvia un fiore, ilprimo che lui gli avesse dato e dove poi lei si coricò fra di essi felice
Apollo: Nooo, ci sono troppi ricordi qui.....però....e se fossero questi ricordi... ad
aiutarmi a vivere felice quando....lei andrà via?
Il vento gli sfiora la schiena e gli scompiglia i capelli rossi mentre trasporta nell'aria
petali e profumi che portano Apollo a versare tre lacrime di dispiacere ricordando loro due
insieme, in quel luogo paradisiaco
Dispiacere per quello che stà succedendo e per...lei che non lo considera più
L'allarme al quartier generale fà rizzare Apollo di colpo e inizia a correre verso la base "
11. Capitolo "Il potere di un fiore"
E il secondo giorno di tempo che Alan ha dato a Silvia per decidere lo svolgersi della sua vita.
lei ancora non ha deciso e crede di fare la scelta sbagliata.
Il fuoco scoppiatta allegro nel camino illuminando la stanza di una luce calda e pesante.Silvia si trova difronte quel
fuoco a pensare, cercare di capire quale scelte dovrà fare.
Il movimento del fuoco le fanno venire in mente dei flashback del suo passato. Rivede immagini della sua vita precedente ,
visioni cariche di dolore, sofferenza, distruzione.
Una carrellata di immagini dove rivede Celiane, se stessa, fra rovine e incendi. Fra angeli buoni e cattivi. Fra l'amore di
Apollonius e l'odio di Toma.
Le calde e amorevoli ali di Apollonius che la cingono , stringono e riscaldano contro la lama fredda e pericolosa di Toma.
Due elementi contrapposti di quella vita che adesso ritrova nella vita presente.
Silvia: Però preferisco morire che....vivere in una gabbia
Sirius entra nella stanza e si siede nella poltrona difronte Silvia
Rimangono in silenzio, Sirius aspetta che la sorella gli spieghi il motivo che l ha condotta lì, Silvia aspetta che il
fratello le spieghi qualcosa di Reika Sirius: Silvia. Cosa dovevi dirmi
Silvia stringe le labbra, cerca di trovare il coraggio per parlare con lui
Silvia: Vedi fratello...oggi Alan mi ha chiesto di andarmene insieme a lui....
Sirius: DAvvero? Finalmente, aspettavo tutto ciò
Alzandosi in piedi alquanto soddisfatto
Silvia non crede alle sue orecchie ma si immaginava una cosa del genere
lo guarda con sfida e gli chiede se loro hanno parlato di ciò
Sirius: E? per questo che sei qui? Immagino che tu credessi a chissà quale cospirazione
Sorridendo di gusto
La ragazza arrossisce vistosamente sentendosi alquanto stupida ma poi si rende conto che aveva bisogno di sapere e adesso ha
capito che Alan ha fatto tutto da solo.
Sirius: Silvia non cèra bisogno che tu venissi da me per una conferma. Ormai avrai capito che Il discendente dei De noram
tiene a te. Ti consiglio di non farti scappare questa possibilità....
Silvia: Fratello, e se non volessi? fissando i suoi occhi il più possibile per fargli capire che non scherza
Sirius sospira perofondamente ascoltando le lamentele della sorella
Sirius: Silvia è la tua strada. Presto questo finirà, gli angeli saranno sconfitti e noi dovremo lasciare questo posto.
Dovremo cercarci un luogo dove vivere e il modo per fare una vita dignitosa. Io cercherò di fare del mio meglio ma tu....
Sospira di nuovo come cercare di calmarsi e restare più tranquillo possibile, come se dovesse convincere sè stesso
Sirius: Questa è l'occasione che aspettavamo, tu potrai sposare un principe e diventare regina come dovresti essere. Vivrai
felice e in modo più dignitoso che sposando uno qualunque...Silvia, vai e sìì felice
con un modo di parlare pacato ma autoritario allo stesso tempo. Cercando di convincerla che questa si a la strada giusta per
lei
Gli occhi di Silvia si muovono nervosi e alla ricerca di un appiglio per salvarsi in quel momento, si sentiva spinta dal
fratello a fare quella scelta. A scegliere la ricchezza che i sentimenti
Si alza di scatto e si avvia verso la porta, mentre Sirius le chiede di sedersi, ma lei continua ed esce dalla stanza senza
voltarsi nè dire una parola. Rimane, fuori dalla porta, a pensare tenendo ancora la maniglia
Apollo gongola mentre si appresta a fare un pisolino coricato di lato con un braccio a sorreggere la testa.. Il sole non è
troppo caldo e soffi di vento gli accarezzano la pelle abbronzata regalandogli un riposo tranquillo.
Ma dura poco perchè una scarpa lo becca in pieno viso facendolo cadere di schiena, lui si rialza e fissa l'oggetto
Apollo: Ma questa è di...
si volta preoccupato e si ritrova proprio lei, Silvia
Silvai: DAnnata bestia, ancora devi prenderle di ieri!!!
Apollo: Oh! CAvolo.....
iniziando a scappare mentre Silvia lo colpisce con la telecinesi finchè lui non rotola e finisce a faccia a terra
Silvia: Ora sei miooooooooo
Cloe: NOOO!!!è mioooo
Apollo e Silvia la guardano mentre lei arriva furente
Cloe: Cosa dovevi fare ieri?
Apollo: Parli con me?
Cloe: Certo, allora? Non ricordi?
Apollo all'improvviso si ricorda guardando Silvia e inizia a chiedere scusa a Cloe
Apollo: Sono fritto
cercando di svincolarsi dalla presa delle ragazze ma inutilmente perchè loro stavano trattando
Cloe: Dallo a me prima. Poi potrai sfogarti
Silvia: Basta che poi potrò fargliela pagare... preparando i muscoli
Apollo: Nooooooooo
inizia a correre più veloce che può mentre le ragazze lo seguono finchè non riesce a far perdere le sue tracce
Silvia si aggira per un bosco dove ha perso di vista Apollo e cerca di individuarlo grazie ai suoi poteri da angelo
Silvia: Dove sei? esci
mentre si volta si ritrova un bellissimo fiore azzurro del loro laghetto davanti ai suoi occhi tenuto da Apollo che,
appollaiato a testa in giù su un ramo, le sorride con il viso meraviglioso che ha
Silvia resta stupita da quel gesto e la rabbia svanisce di colpo mentre lo prende e lo annusa sorridente
Apollo: Un fiore... alla fessa più bella....che ha stregato il mio cuore......
Silvia gli accarezza il viso e poi di scatto lo bacia mentre lui è al contrario
Anche se non si guardano negli occhi entrambi capiscono che l'altro si èappassionato al bacio e continuano.
Cloe li osserva da lontano compiaciuta, ride nel vedere la posizione assurda di Apollo ma soprattutto il tipo di bacio che
si stanno scambiando.
Cloe: Le lezioni di ieri sera hanno dato i loro frutti. Questa sera...un'altra. IHIHIHIHIh
Apollo le accarezza la schiena e poi, staccandosi dal bacio,, scende a terra e finalmente vede i suoi occhi per poi
baciandola di nuovo
Con trasporto e con gli occhi chiusi di entrambi
Ma Cloe non era la sola a spiare i due.
Sirius legge tranquillamente uno dei suoi libri davanti il camino, nonostante egli cerchi di
leggere e comprendere il libro pensa al colloquio fatto con la sorella, non riesce a credere
che lei possa rinunciare a questa occasione.
Ha sempre cercato di insegnarle il valore fondamentale del proprio ruolo, che lei era e
resterà sempre una principessa, che i ricchi esistono per governare sui deboli e che i deboli
posso vivere solo se ci sono i nobili.
Chiude il libro di colpo e lo poggia sul tavolino alla sua sinistra, è piuttosto nervoso e
vorrebbe cercare di cancellare il problema dalla mente.
Decide di potare le rose in giardino con Reika, visto che ultimamente il rapporto fra loro è
molto migliorato.
Si avvicina alla biblioteca e sistema il libro sullo scaffale, poi si avvia verso la porta ma
qualcuno bussa all'improvviso.
Sirius: Silvia, finalmente. Spero che tu abbia cambiato....
ma si accorge che colui che ha bussato non è Silvia ma Alan
Alan: Sirius, potrei parlarvi per qualche minuto? Riguarda vostra sorella
Sirius: Oh, ma certo. Prego
Alan si siede sulla poltrona dove vi era seduto prima Sirius e quest'ultimo si infastidisce
non poco essendo la sua sedia personale.
A volte aveva rimproverato Silvia di dimenticarselo ma adesso non poteva prendere a parole
colui che avrebbe reso Silvia una regina.
Anche se contrariato gli offre del thè e dei pasticcini (che si fà portare e servire,neanche
lo fà lui) e gli chiede il motivo per cui lui si trovi lì
Alan: Ebbene, Sirius.A Vostra sorella manca un giorno prima di darmi la risposta ma vorrei
sapere se è sicuro che lei accetti.
Sirius: Stà parlando del matrimonio vero?
Alan: Esatto
Sirius: Mi ha fatto capire....che lei è entusiasta della cosa. Ovviamente è solo molto timida
nel manifestarlo. riprendendo a sorseggiare il thè
Alan: Sono davvero felice di ciò. Ovviamente mi chiedo lei cosa ne pensa.... addentando un pasticcino
Sirius: IO ne sono molto felice, ovviamente vorrei che le cose si preparassero...al più
presto...non sò se lei intende
Alan: Oh, ma certo. NOn appena lei mi avrà detto si, partiremo di corsa verso il mio palazzo e
prepareremo tutto. Ci vorrà per cerimonia...una settimana al massimo. guardando Sirius per fargli capire che lui vuole le cose veloci
Sirius: Benissimo, farò in modo che mia sorella le dia risposta al più presto
Alan: Però domani sul tardi perchè oggi devo partire per una visita ifficiale verso le terre
del MArchese De Berich e non sarò qui prima di domani
Sirius: DOmani....avrà la sua risposta
I due si guardarono con aria di intesa e Alan si conceda da Sirius alquanto soddisfatto
SIlvia rimira il fiore azzurro datole da Apollo sotto il gazebo del giardino. Piccoli brividi
le percorrono la schiena quando pensa a lui e si chiede che vita possa essere la
loro...insieme...
FIno ad ora aveva visto solo la parte selvaggia del ragazzo ma poi dopo la vicenda di baron e
dei suoi piccoli amici aveva conosciuto la parte umana di Apollo.
Lo aveva visto piangere, disperarsi, soffrire e lei aveva capito quanto fosse umano, rispetto
a quando lo aveva conosciuto.
Chiude gli occhi e ricorda quando lei, Celiane, e Apollonnius passavano dolci momenti insieme
e ricorda quando loro due amoreggiavano sotto il loro ciliegio e quando gocce di pioggia le
bagnarono la guancia sinista. Mentre guardava il cielo scuro Apollonius alzò l'ala sinistra
sopra la sua testa e sorridendole, la tenne all'usciutto nonostante lui e le sue ali si
inzupparono tantissimo.
Ricordò anche di quando lei scivolò nel fango e lui si mise a ridere, lei lo trascinò nel
fango e si divertirono a rotolare là dentro insieme, giocando come bambini
A quei ricordi lei arrossisce e si chiede quali altri momenti non ricorda
Il sole fà capolino fin dentro il gazebo e la colpisce con i suoi raggi dorati e caldi
Alla vista di ciò lei si perde nei ricordi
Silvia: Ali...del sole....
Il loro primo incontro sotto l'albero della vita, il suo sorriso e la dolcezza con cui la
trattava. Una angelo delle tenebre che si comportava così....
Ma la conquistò con il cuore non con le dolcezze. Lui era diverso e l' innamorarsi di una
umana, Celiane, gli aveva fatto capire come era il mondo veramente.
Lei, Celiane, abbandonò tutto e tutti per lui. Insieme fuggivano lontano, su un cavallo da
soli, per trovare la felicità di vivere insieme e un luogo dove consumare questa felicità
finche essi avessero vita.
Silvia inizia a ricordare delle giornate passate sotto il sole, sul cavallo, per cercare un
modo per vivere e sconfiggere gli angeli, ricorda delle lamentele di Apollonius per aver perso
le ali e la sua impossibilità di proteggerla dal sole e dalla pioggia senza di esse.
Lei gli diceva che preferiva tutto questo piuttosto che vivere senza di lui, e Apollonius la
baciava con passione. La amava più della sua stessa vita, più della sua condizione di angelo,
più delle sue ali.
14. Capitolo "La fine per Apollo"
Quel che Silvia non sà è che Apollo, in quel momento, stava litigando animatamente con Alan. Il principe aveva accusato
Apollo di spingere Silvia a fare cose pericolose per una principessa e poco consone al suo rango.
Alan si mostrava sicuro di sè in quanto sapeva che gli altri element non apprezzavano molto Apollo per cui se la sua
messinscena avesse funzionato avrebbe avuto tutti dalla sua parte. per lui, il ragazzo di fronte non era altri che uno
squallido plebeo che doveva essere annientato, denigrado senza problemi.
Pregusta già il momento della vittoria e si chiede se anche Fudo e gli altri dirigendi della Deava fosserò lì. In quel caso
anche loro gli avrebbero dato il suo appoggio e non avrebbe avuto problemi a sposare Silvia e divenire l'element migliore
della Deava ed essere ricordato come il re che ha sconfitto gli angeli.
Sarebbe ricordato per secoli e durante il suo regno tutti lo avrebbero temuto per quello che è, un uomo che ha sfidato
angeli delle tenebre a ha vinto divenendo il signore del mondo.
Lui vorrebbe lottare a bordo dell'aquarion principalmente per impossessarsene una volta che il pericolo angeli fosse
scampato e usarlo per impadronirsi del mondo intero. Con esso tutti si prostreranno ai suoi piedi e avrà il potere pieno
sulla terra.
Si sente un dio al sol pensarci
Apollo si mette a ridere di colpo mentre Alan ancora riflette sul futuro che vorrebbe creare
Resosi conto che il plebeo stà ridendo di lui, prende la pistola e inizia a sparare verso di lui.
Apollo si accorge subito del pericolo e scansa il primo proiettile mentre Alan spara il secondo.
Silvia, che si trova sulle colline, sente due spari provenire dal giardino e vede in lontanaza piccole figure che si muovo
in modo scomposto
Spicca un balza e, volando, si avvicina senza essere vista, vede Alan e Apollo che lottano. Alan spara ad Apollo il quale salta di quà e di là per scansare i proiettili
Silvia corre verso di loro mentre gli element che fino a poco prima aveva osservato lo svolgersi del litigio adesso
scappavano terrorizzati in tutte le direzioni
Silvia s i ferma di fronte alan e gli chiede di smetterla, ma lui non vuole
Alan: Mentre uscivo questo animale putrido mi guardava male e mi sputato vicino
Silvia: Non mi sembra tanto grave da giustificare una pistola
Apollo: Silvia non intrometterti. Sono cose da uomini
Silvia: Ma che dici
Apollo: Questo snob ha usurpato il mio territorio, sono io il maschio qui dentro
Pierre: vai così, fratello alzando il pollice
Alan: AM non farmi ridere, e saresti il maschio di cosa?
Apollo: Il maschio dominante, a me spetta la femmina migliore
Tutte le ragazze presenti lo guardano male, e iniziano a digli parole
Alan: AHAHAHAHAAH visto? le gentili donzelle non amano l'uomo vichingo e rude
Apollo: MA che uomo vighiacco. Io sono un uomo a tutti gli effetti
Silvia: E cioè? guardandolo con aria schifata
Alan: ma quale vighiacco, ho detto vichingo
Apollo: E sarebbe?
Alan mi mette una mano davanti la faccia e depresso preferisce non continuare
Alan: tuttavia non posso permetterti di interferire nella mia vita privata e su chi decido di sposare
Apollo: non provare a toccarla
Alan: Altrimenti?
Apollo si arrabbia e iniza ad attarcarlo con i pugni
Silvia cerca di dividerli ma Alan risponde sparando
Sirius e Fudo arrivano in quel momento sentendo i rumori e Fudo ordina ai due di terminare il combattimento poi però ci
ripensa e ordina di continuarlo
Sirius e Silvia protestano ma certo per lo stesso motivo
Sirius: Non può farlo, mia sorella deve sposarlo non seppellirlo
Silvia: Ma fratello non dire sciocchezze. Comandante la prego, li faccia smettere
Sirius: Un nobile non può sporcarsi con uno come....
Silvia: Fratello lui non è come....
Fudo: BAsta!!! Ho deciso che combatteranno e ....lo faranno incrociando le braccia dietro
Silvia: No, non può farlo correndo verso i due litigandi
Apollo e Alan continuano a darsele di santa ragione, però entrambi sono ancora in piedi
Apollo: Voi snobb siete vero testardi, anche Sirius non vuole mai arrendersi
Alan: Noi di sangue reale siamo stati educati alla guerra, tu lotti per vivere noi per vincere
Detto questo prende la pistola e, con l'altro braccio poggiato sul fianco, prende la mira e spara verso Apollo
Anche questa volta lui lo scansa ma si ritrova Silvia davanti, lo protegge con il suo corpo e supplica Alan di lasciarlo
andare
Alan: Mia cara, se mi prometterà che verrà via con me.... lo farò
Silvia: MA....IO.....
APOLLO: NON ASCOLTARLO
Alan: zitto, animale
Apollo: Snobbaccio schifoso
Alan, inviperito, spara un colpo mentre Silvia è ancora ferma di fronte a lui
Apollo si butta instintivamente verso di lei e, abbracciandola, la protegge prendendosi la pallottola in pieno petto
ricadendo all'indietro lasciando Silvia che lo vede cadere
Silvia butta un urlo disperato, gli altri element si spaventano e si ammassano davanti ad Apollo che non si muove
Alan ride felice
Alan: Siiiii! NOn manco mai un colpo
Sirius: Ma lo ha ucciso
Alan: Non lo voleva anche lei? in fondo....adesso non la ostacolerà più
Sirius rimase a pensare poi sorrise
Sirius: Già adesso...mia sorella non dovrà più pensare a lui
Apollo non si muove, il petto è intriso di sangue che continua a sgorgare senza sosta, Sophia preme sulla ferita per cercare
di fermare la fuoriscita ma inutilmente
Silvia: Apollo, apollo
Sophia : Una barella presto
Fudo: Avanti ragazzo pensando fra sè e sè
Ma la barella arriva troppo tardi e Sophia si alza dal corpo di Apollo mentre Silvia, piangendo a dirotto, lo abbraccia
Sophia: Non cè nulla da fare.....non respira da molto...ha perso troppo sangue mettendosi a piangere
Silvia: Nooo, Apollo ti prego....non te ne andare.....
Tutti rimasero ammutoliti, Pierre pianse in silenzio come Reika e gli altri del gruppo
Fudo chiude gli occhi e intona un canto molto antico
Sirius prende una rosa e la butta sul corpo di Apollo in segno di rispetto
Sirius: Anche se un animale, anche se uno straccione eri un guerriero di tutto rispetto.aDDIO
Il corpo di Apollo rimase in una stanza per un'ora prima che fosse preparato per il saluto precedente la sepoltura
Ecco, adesso con questo capitolo mi sono fatta anche qua dei nemici
Tranquille perchè mancano circa 7-8 capitoli per cui...non vi arrabbiate
Domani le posterò tutte
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