Solo una lettera, Un anno dopo la Sacra Genesi, Silvia scrive una lettera ad Apollo...

« Older   Newer »
  Share  
^Nihal88^
CAT_IMG Posted on 2/9/2006, 15:45




Questa ff l'ho scritta subito dopo l'ultiomo episodio... Piccola one-shot ambientata un anno dopo la Sacra Genesi.


SOLO UNA LETTERA

¤ Caro Apollo.
Non so perché ti scrivo questa lettera, visto che non potrai mai leggerla, ma non posso farne a meno. So che può sembrarti stupido, ma poter scrivere quello che sento mi fa sentire meglio. Non so perché.
È come se, improvvisamente, prendendo carta e penna in mano riuscissi finalmente a sentirti accanto a me, come se non te ne fossi mai andato…
Ma non è così. Dovrei smettere d’illudermi.
Ricordi quel giorno, quando mio fratello mi rapì?
Mi avevi promesso che non mi avresti più lasciata sola.
Mi avevi promesso che saresti tornato da me dopo aver sconfitto gli Angeli delle Tenebre.
Ma tu non l’hai mai fatto.
Non sei più tornato.
Perché mi hai mentito?
Avrei voglia di urlare adesso.
Urlare tutto il mio dolore.
Tutti i miei rimpianti.
Tutta la tristezza che mi pervade ogni singolo secondo di ogni singolo giorno.
E vorrei che, così facendo, il vento li disperdesse, lasciandomi libera.
Libera da tutta la rabbia e il risentimento che ho dentro.
Vorrei dirti che questo mio odio è per te.
Non sai quanto lo vorrei.
Anche solo per mostrarti il terribile vuoto che hai lasciato dentro me scomparendo così.
Peccato che io non lo possa fare.
Vorrei tanto arrabbiarmi con te.
Vorrei tanto poter abbandonare il tuo ricordo che tanto mi fa male.
Vorrei poterti odiare…
Ma non ci riesco.
Per quanto io possa sforzarmi, non riesco ad odiarti.
Così odio me stessa.
Odio me stessa per averti lasciato andare via.
Odio me stessa per non essere venuta con te.
Odio me stessa perché sono sopravvissuta.
Perché continuo a vivere, anche se non so come può essere vita questa senza di te.
E, soprattutto, odio me stessa per non averti detto prima che ti amavo.
Perché io ti amo Apollo, e ti ho sempre amato.
Peccato che me ne sia resa conto troppo tardi…
No, non è vero. È solo una patetica e misera scusa.
Non posso crederci! Ora provo persino a mentire a me stessa. Che brutta cosa il rimorso, vero?
Perché io ho sempre saputo di amarti.
Cioè, non l’ho capito proprio subito, ma già all’inizio potevo scorgere i primi segnali di quello che mi stava succedendo dentro.
Piccole cose all’inizio, che non riuscivo a capire nemmeno io.
Come quando ero ferita, e siamo rimasti al campo di battaglia tu, io, Sirius e Pierre. C’era un Angelo delle Tenebre alla guida del Cherubin.
E lì, per la prima volta, temetti per la tua vita.
Non per quella di Pierre.
Non per quella di mio fratello.
Nemmeno per la mia.
Ma per la tua.
Già lì avrei dovuto accorgermi che qualcosa stava cambiando in me.
Ma, testarda come sempre, non lo feci.
Non volevo ascoltare quella vocina dentro di me che mi sussurrava senza sosta il tuo nome. Né volevo dare credito ai miei sogni, in cui tu mi portavi via volando con le ali di Apollonius, ma rimanendo comunque te stesso.
Non potevo.
Non volevo.
Ero una principessa in fondo, come poteva piacermi anche solo lontanamente un animale come te?
Poi, avvenne qualcosa.
Io ero triste sul balcone, ricordi? Per mio fratello.
Solo tu riuscisti a tirarmi su di morale. A farmi sorridere.
E mi facesti una proposta. Volevi che venissi con te a veder una cosa speciale. Una piuma.
La piuma nell’ambra.
Non so perché, tra tutti, scegliesti proprio me.
Credo che nessuno lo possa sapere tranne quel bambino capriccioso chiamato Destino, che gioca e si diverte con le nostre insignificanti vite mortali.
Fatto sta che ci andammo insieme.
E, insieme, recuperammo i nostri ricordi.
I ricordi chi eravamo stati.
I ricordi di Apollonius e Celian.
Fu lì che capii che qualcosa era cambiato tra noi. O, forse, c’era sempre stato, ma eravamo noi a non volerlo vedere.
Ma, come ho già detto al Destino piace divertirsi a nostre spese.
Arrivò Toma ad interromperci, distogliendoci dal flusso di ricordi vecchi e nuovi allo stesso tempo.
E tu, scopristi il mio segreto.
Scopristi le mie piume.
Avrei dovuto capirlo allora quello che era cambiato. Avrei dovuto avere il coraggio di chiamarlo per nome quando ti avvicinasti con quella statuetta, dicendomi che io ero sempre e comunque me stessa, con o senza ali.
Avrei dovuto, ma non lo feci.
Ero una vigliacca, lo so.
Ma poi, quel coraggio lo trovai, almeno in parte.
Mi ricordo perfettamente l’esatto momento in cui smisi di fingere.
Ti eri perso nell’Aquarion.
Avevi perso se stesso, così come io avevo perso il mio cuore.
In quel momento, fui costretta a sbrogliare e riordinare i miei pensieri e i miei sentimenti, confusi e imbrigliati tra loro.
Fu allora che capii.
E che ti ritrovai.
Ritrovai il mio cuore, che era con te. Lo era sempre stato.
Ritrovai la gioia in quel momento, e la voglia di amare che avevo perso dodicimila anni fa.
Avrei dovuto dirtelo allora…
Perché non l’ho fatto?
Ero gelosa di te quando stavi con le altre: Reika, Rina… Con qualunque ragazza tu stessi, io ero gelosa.
Eppure, sono rimasta sempre zitta.
Non ti ho mai detto niente.
Perché ti chiederai?
L’ho già detto. Ero troppo vigliacca per farlo.
Non è una scusa, lo so. Ma non so cos’altro dire.
Avevo paura come non ne avevo mai avuto.
Paura che tu ridessi di me.
Paura che ti allontanassi da me.
Paura che mi lasciassi sola…
Ed è successo alla fine, no?
Tu non sei più accanto a me.
Peccato che tu sia ancora dentro me…
E io mi continuo ad odiare, perché non sono stata abbastanza forte da tenerti qui con me.
Forse, se ti avessi detto quanto ti amavo prima, le cose sarebbero andate diversamente.
Magari, ora tu saresti qui accanto a me, e io non sarei qui a scrivere questa stupida lettera.
Non sarei qui a rimpiangere di essere ancora viva!
Per cosa poi?
Per cosa vivo io?
Senza di te… senza averti accanto, c’è ancora qualcosa per cui dovrei vivere?
Io non credo…
E non credo di riuscire ad andare avanti senza uno scopo nella vita.
Senza te come scopo… ¤

Una manina tirò la manica di Silvia.
Un piccolo tocco delicato che lei aveva imparato a riconoscere.
Una mano di bambina.
La mano di Chibiko.
“Silvia.” Disse in tono fintamente innocente. “Ho fatto un brutto sogno.”
“Un altro?” Chiese gentilmente la bionda chinandosi verso di lei e sorridendo. Sapeva che, in realtà, non aveva fatto nessun brutto sogno, ma voleva semplicemente stare con lei.
Chibiko annuì, passandosi una mano sugli occhietti stanchi.
“Si…” Tirò su sol naso. Una perfetta imitazione pensò Silvia. Nessuno avrebbe mai pensato che stesse fingendo… A meno che non la conoscesse bene. E, nell’ultimo anno, Silvia aveva imparato a conoscerla e a capirla meglio di chiunque altro. “Posso… Posso dormire qui con te stanotte?” Finì la bambina.
Silvia finse di pensarci su per qualche secondo. Lo faceva sempre. Ormai era diventato il loro piccolo gioco.
Alla fine, sorrise di nuovo.
“E va bene…” Sospirò. “Ma che sia l’ultima volta.” Aggiunse con fare serio.
Chibiko sorrise, per niente impressionata o preoccupata.
Lo faceva sempre. Faceva anche questo parte del gioco.
Domani, ne era certa, avrebbero detto le stesse identiche cose. Era così da un anno. Avrebbero continuato ancora.
“Grazie!” Urlò saltandole al collo felice.
Silvia la strinse forte a se, portandola a letto e cullandola dolcemente.
Pochi minuti bastarono a Chibiko perché si addormentasse tra le braccia di Silvia.
Lei, sentendo il suo respiro regolare e profondo a causa del sonno, la strinse ancora più forte per un attimo.
Una lacrima solitaria le solcò il viso.
Era assurdo, ma Chibiko non poteva fare a meno di ricordargli lui.
Le ricordava il suo passato, quando ancora non lo conosceva.
Gli ricordava quanto significassero per lui gli amici.
Gli ricordava la famiglia che avrebbero potuto avere insieme, e che ormai esisteva soltanto nei suoi sogni.
E quanto fanno male i sogni che non si possono più realizzare!
Attenta a non svegliare la bambina, Silvia si alzò, tornando alla sua scrivania. Aveva una lettera da concludere, e non le piaceva lasciare le cose a metà.

¤ Senza te come scopo…
Ma io devo continuare a vivere.
Perché ormai ho un altro scopo.
Buffo, me ne stavo quasi dimenticando.
Fino a pochi minuti fa, quando il mio nuovo scopo mi ha richiamato a se. Chibiko…
Sei stato tu a chiedermelo.
Te l’avevo promesso.
Ti avevo dato la mia parola che mi sarei presa cura di lei e degli altri bambini.
E io mantengo sempre le mie promesse.
All’inizio per me era un dovere.
Ora, non saprei cosa fare senza di loro.
Illuminano la mia giornata, e mi danno una ragione per continuare a respirare anche senza di te.
Mi danno la forza per non mollare mai.
Senza di loro, avei rinunciato tanto tempo fa.
Avrei rinunciato a vivere…
Con loro, sono riuscita a non sprofondare, e a rialzarmi a testa altra.
Grazie per avermi dato un altro scopo Apollo.
Guardo con paura il giorno in cui non avranno più bisogno di me. Perché, allora, sarò sola davvero.
E al buco nero che si è formato quando tu te ne sei andato, se ne aggiungerà un’altro.
Quanto odio l’amore.
È solo un’altra scusa per soffrire.
Come sono diventata cinica, eh?
Credo che sia a causa del dolore sordo che provo in continuazione qui, al petto, e che solo i ragazzi riescono a lenire un poco.
Per loro continuerò a lottare in questa vita. Solo per loro.
E per te.
Perché non mi avresti voluto vedermi arrendere.
Perché tu credevi in me anche quando nessuno lo faceva.
E io non posso tradirti. Non in questo modo.
Non mi lascerò andare.
Combatterò. Sono sempre stata brava a lottare, no?
Sono sicura che è così che tu mi vuoi.
E io sarò così.
Sempre col tuo ricordo nel cuore.
Sempre aspettando il tuo ritorno.
Ma senza smettere di vivere, di ridere, di piangere e di soffrire.
Perché è così che tu mi volevi.
Semplicemente così come sono.
Per sempre.
Tua al di là del tempo
Silvia
¤

Silvia fissò la lettera.
Si, a lui sarebbe piaciuta.
Peccato che non l’avrebbe mai letta.
Silenziosamente, lasciando il foglio sul tavolo, tornò nel letto, accanto alla bambina che dormiva profondamente.

Poche ore dopo…
Un’ombra furtiva si aggirava davanti alla stanza. Aprì la finestra senza far rumore, annusando bene l’aria.
"È questa." Pensò soddisfatta l’ombra.
Lentamente, s’intrufolò nella stanza, avvicinandosi dapprima al letto, per controllare che ragazza e bambina stessero dormissero.
Poi, si voltò verso la scrivania. Aveva osservato la ragazza scrivere tutta sera, e anche parte della notte, con le lacrime agli occhi.
Non capiva cosa la facesse stare così male, e voleva saperlo. Ne aveva bisogno.
Vide il foglio sopra cui lei aveva lavorato.
Iniziava con un dolce “Caro Apollo” per poi continuare in toni più cupi.
L’ombra lesse tutta la lettera, con le lacrime agli occhi per quanto lei aveva sofferto.
Solo l’ultimo messaggio di speranza riuscì infine a strappargli un sorriso. Sistemò la lettera nella sua tasca, lasciando in cambio un biglietto.
Poi, si avvicinò di nuovo al letto, stavolta soffermandosi ad osservare la bionda.
Sentì di nuovo il suo profumo, quello che non riusciva a dimenticare.
Spostò appena una ciocca di capelli dal viso, in modo da poterla osservare meglio.
Lentamente, posò le labbra sulle sue, delicatamente, senza svegliarla.
“Apollo…” Sussurrò lei senza svegliarsi.
L’ombra sorrise, accarezzandole appena la testa, per poi uscire da dove era venuta.
Sul tavolo, il suo biglietto. L’unica testimonianza del suo passaggio silenzioso.

¤ Si sempre te stessa mia piccola principessa fessa.
Ti ho detto che non ti avrei abbandonata.
Non l’ho mai fatto.
Presto, se il destino lo vorrà, ci incontreremo di nuovo.
E allora, niente potrà più separarci.
Non cambiare mai, e continua a lottare, come faccio anch’io ogni giorno.
Continua a ridere e a vivere, ma non soffrire più per me.
Un giorno ci rivedremo. Te lo prometto.
Tuo per sempre,
Apollo
¤


-FINE-

Allora, cosa ne pensate??? è almeno passabile??
 
Top
<*shampoo*>
CAT_IMG Posted on 3/9/2006, 14:45




bellissima e amara----- i miei complimenti 6 una fantastica scrittrice...questo è uno di quei racconti, se vogliamo kosi kiamarli, ke lasciano un sapore leggermente dolce ma più amaro in bocca e nel cuore!! fantastica!!! e complimenti ancora---
 
Top
hiroko-chan
CAT_IMG Posted on 8/9/2006, 10:05




quoto shampoo,mi sono commossa :piango: :piango3: :cuore: :bacio3: :occhi dolci: :bravo2: :abbraccio: :orsetto: :innamorato: sei una scrittrice bravissima.....non vedo l'ora di leggere altre tua ff^^mi raccomando ci tengo^^
 
Top
NII_SAN
CAT_IMG Posted on 14/4/2007, 08:53




IO HO APPENA FINITO DI LEGGERLA E STO PIABGENDO..BRAVA,...MI HAI PRESA AL CUORE...
 
Top
epizit
CAT_IMG Posted on 14/4/2007, 23:28




mamma ke groppone in gola m hai fatto venire.. ç_ç

stupenda davvero ç_ç
 
Top
NII_SAN
CAT_IMG Posted on 16/4/2007, 08:35




MAMMMA MIA SI...BELLA DAVVERO..
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/4/2007, 19:33
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
6,734
Location:
DALLE TENEBRE....

Status:


ma per sapere.... Erano indirizzate a qualcuno quando le scrivevi??
 
Web  Top
NII_SAN
CAT_IMG Posted on 18/4/2007, 07:56




??nn capisco in ke senso??
 
Top
°*silvietta*°
CAT_IMG Posted on 14/6/2007, 14:40




nel senso che magari pensava a qualcuno mentre scriveva.......................
è bellissima nihal!! sei davvero una scrittrice favolosa!! complimenti!!! :bravo:
 
Top
sangokirara
CAT_IMG Posted on 25/7/2007, 19:26




è semplicemente FAVOLOSA, mi sn commossa tantissimo :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: :occhi dolci: sei stara bravissima :bravo2: :bravo: :bravo2: :bravo: Spero di leggere altre tue storie BELLISSIME come questa.
 
Top
^Nihal88^
CAT_IMG Posted on 7/8/2007, 14:53




Grazie infinite a tutti, sono commossa per i vostri commenti, nn pensavo che vi sarebbe piaciuta così tanto... ç_ç


comunque no, nn pensavo a nessuno mentre la scrivevo. ho solo provato ad immedesimarmi il più possibile in silvia dopo la scomparsa di apollo e sono felice che la mia interpretazione sia piaciuta così tanto e che sia verosimile... Thanks a lot... ^^
 
Top
°*silvietta*°
CAT_IMG Posted on 7/8/2007, 20:51




di niente figurati shoreeeeeeeeeeeeeeeee!!!! tivubiiiiiii
 
Top
^Nihal88^
CAT_IMG Posted on 9/8/2007, 19:40




Anch'io ti vi bi, shorellina mia!! ^^
 
Top
12 replies since 2/9/2006, 15:45   225 views
  Share